Diretta da George Mendeluk e basata su una delle tragedie più dimenticate del XX secolo, giovedì 18 luglio arriva al cinema Raccolto Amaro, una potente storia di amore, onore, ribellione e sopravvivenza vista attraverso gli occhi di una giovane coppia – interpretata da Max Irons e Samantha Barks) che si trova a vivere sulla propria pelle le devastazioni provocate dalla politica genocida di Joseph Stalin nei confronti dell’Ucraina negli anni ’30.
Il film
Mentre Stalin sostiene le ambizioni dei comunisti al Cremlino, un giovane artista di nome Yuri (Max Irons) combatte per sopravvivere alla carestia, al carcere, alle torture e per salvare l’amata Natalka (Samantha Barks) dall’Holodomor, il programma staliniano che provocò la morte per fame di milioni di ucraini. In questo tragico scenario, Yuri fugge da una prigione sovietica e si unisce al movimento di resistenza antibolscevico, mentre combatte per riunirsi con Natalka e per un’Ucraina libera.
L’Holodomor
L’Holodomor (sterminio per fame) messo in atto da Stalin, ha causato la morte di milioni di ucraini. La carestia fu usata come arma per sopprimere la resistenza dell’Ucraina contro il regime sovietico, una verità che Stalin negò fino alla fine. Oscurato per decenni dalla propaganda sovietica, il genocidio è venuto alla luce solo dopo la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991. Nel 2003, le Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione in cui si affermava che l’Holodomor era una tragedia nazionale ucraina causata dal regime totalitario dell’ex Unione Sovietica. La seguente dichiarazione ufficiale delle Nazioni Unite è stata firmata da 23 paesi, tra cui la Russia e gli Stati Uniti, mentre altri paesi occidentali, tra cui Germania, Francia, non riconoscono l’Holodomor come atto di genocidio, cosa che è ancora oggetto di dibattito.
Dichiarazione congiunta delle Nazioni Unite sull’Holodomor
“Nell’ex Unione Sovietica milioni di uomini, donne e bambini sono caduti vittime delle crudeli azioni e politiche del regime totalitario. La grande carestia del 1932-1933 in Ucraina (Holodomor), che causò da 7 a 10 milioni di morti e divenne una tragedia nazionale per il popolo ucraino. A questo proposito, segnaliamo delle attività per celebrare il settantesimo anniversario di questa carestia, in particolare organizzate dal governo dell’Ucraina. Onorando il settantesimo anniversario della tragedia ucraina, commemoriamo anche il ricordo di milioni di russi, kazaki e rappresentanti di altre nazionalità che morirono di fame nella regione del fiume Volga, nel Caucaso settentrionale, nel Kazakistan e in altre parti dell’ex Unione Sovietica, come conseguenza della guerra civile e della collettivizzazione forzata, che hanno lasciato profonde cicatrici nella coscienza delle generazioni future”.
“Esprimendo la nostra partecipazione alle vittime della Grande carestia, invitiamo tutti gli Stati membri, le Nazioni Unite e le loro agenzie speciali, le organizzazioni internazionali e regionali, nonché le organizzazioni non governative, fondazioni e associazioni a rendere omaggio alla memoria di coloro che hanno trovato la morte durante quel tragico periodo della storia. Riconoscendo l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sui tragici eventi nella storia dell’umanità per la loro prevenzione in futuro, deploriamo gli atti e le politiche che hanno causato la fame di massa e la morte di milioni di persone”.
“Non vogliamo regolare i conti con il passato, questo non può essere modificato, ma siamo convinti che denunciare le violazioni dei diritti umani, preservare i documenti storici e ripristinare la dignità delle vittime attraverso il riconoscimento della loro sofferenza, guiderà le società future e aiuterà a evitare che simili catastrofi avvengano di nuovo. Abbiamo bisogno che quante più persone possibili conoscano questa tragedia e consideriamo che questa conoscenza rafforzerà l’efficacia dello Stato di diritto e migliorerà il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”.