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Rosita di Ernst Lubitsch con Mary Pickford nella pre-apertura veneziana

Rosita (1923, 97’) – famoso per essere l’unica collaborazione tra due giganti del cinema muto, il regista Ernst Lubitsch e la diva Mary Pickford – è il film scelto per la serata di Pre-apertura di stasera della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido. Rosita sarà proiettato in una nuova copia digitale restaurata in 4K a cura del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, con il supporto di The Film Foundation, presentata in prima mondiale. La proiezione sarà musicata dal vivo dalla Mitteleuropa Orchestra del Friuli–Venezia Giulia, con la direzione della musicologa Gillian Anderson che ha ricostruito la partitura originale del film lavorando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington.

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In seguito ai successi dei suoi kolossal storici tedeschi (Madame Dubarry, Anna Bolena), Ernst Lubitsch venne invitato a Hollywood da Mary Pickford perché la dirigesse in quello che sarebbe diventato il suo primo ruolo adulto, una cantante di strada di Siviglia che attrae il lusinghiero ma sconveniente interesse del re di Spagna (Holbrook Blinn). Il risultato è la miscela assolutamente incantevole fra i film che Lubitsch aveva fatto in Germania e il suo interesse emergente per la commedia romantica agrodolce. Alla sua prima uscita il film fu, sotto tutti gli aspetti, un grande successo critico e commerciale. Ma negli anni successivi la Pickford lo ostacolò per ragioni che ancora rimangono misteriose, e permise che il film venisse distrutto (fece comunque preservare il quarto rullo, per ragioni non meno misteriose).

Rosita scomparve dalla circolazione finché negli anni ’60 una copia in nitrato fu scoperta negli archivi russi e rimpatriata per opera del Museum of Modern Art. Un negativo di sicurezza fu realizzato dalla copia in nitrato, ma nessun lavoro ulteriore venne fatto, a causa dei costi e della difficoltà di ricreare le didascalie inglesi. Fortunatamente una copia di tutto lo script, che includeva tutte le didascalie, era sopravvissuta nella collezione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Usando come modello i titoli del quarto rullo preservato dalla Pickford, vennero realizzati nuove didascalie che ricalcavano gli originali.

1925: Dir. Ernst Lubitsch, w. trademark cigar in his mouth, watching as actress Pola Negri, in costume, puts makeup on unident. boy actor.

Ernst Lubitsch e Pola Negri

Lavorando con questi nuovi materiali, il MoMA ha ricreato questa pellicola leggendaria, ma severamente danneggiata, nella forma più vicina possibile alla prima edizione. La musicologa Gillian Anderson ha ricostruito la partitura originale del film operando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington.

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