Sceneggiato e diretto da Jalmari Helander, giovedì 25 giugno sarà nelle nostre sale Big Game – Caccia al Presidente, il film la cui sceneggiatura è stata tratta dall’omonimo libro di Dan Smith (in Italia edito da Piemme). Protagonisti sono Samuel L. Jackson, Onni Tommila, Ray Stevenson, Victor Garber e Felicity Huffman.
Il presidente degli Stati Uniti d’America (Samuel L.Jacskson) è vittima di un complotto. Durante una traversata transoceanica l’Air Force One subisce una minaccia di attacco e il presidente è costretto ad abbandonare l’aereo con una capsula di salvataggio. Atterra nella foresta finlandese, ma non è al sicuro. E’ braccato da spietati terroristi che hanno intenzione di rapirlo con l’aiuto di alcuni agenti dei servizi segreti corrotti. L’uomo più potente del mondo troverà un inaspettato alleato in Oskari (Onni Tommilla), un ragazzino finlandese di 13 anni armato soltanto di arco e frecce che sarà la sua più valorosa guardia del corpo.
Big Game è un action adventure. Le differenze tra Oskari e il Presidente sono enormi. Entrambi, però, sono pesci fuor d’acqua, costretti a combattere per sopravvivere in un mondo diverso da quello al quale sono abituati. Quando Oskari incontra per la prima volta il Presidente, teme di non essere in grado di portare a termine la missione, ma si sente più confortato quando si accorge che il Presidente ha paura almeno quanto lui. Così Oskari impara che la paura e il terrore sono sentimenti non da rifuggire ma da affrontare.
Il fascino e l’interesse del film nasce dal contrasto tra due mondi apparentemente agli antipodi: quello della foresta incontaminata e selvaggia e quello del mondo moderno; in ultima analisi è il contrasto tra l’uomo e la natura. La struttura del film segue e riproduce questo dualismo anche nell’opposizione tra la cultura rurale finlandese e quella degli irrealistici e sovradimensionati blockbuster americani.
Il film si svolge principalmente in una foresta enorme e desolata, elemento questo, molto importante ai fini della narrativa. La foresta, con il suo aspetto selvaggio e difficile contribuisce infatti a dare al film una dimensione imponente. Uno humour sottile che pervade l’assurdità della situazione e lo scontro tra due culture, rappresentate da Oskari da un lato e dal Presidente dall’altro. Tale contrasto, insieme agli altri elementi del film, contribuisce a dare al film una dimensione quasi epica.
Il regista e sceneggiatore Jalmari Helander con Big Game ha voluto creare un film d’avventura che, assieme al brivido di Trappola di Cristallo e Io vi Troverò, fosse un omaggio agli iconici riti di passaggio dei film degli anni 80 come E.T. – L’Extra-Terrestre e Karate Kid – Per Vincere Domani. In altre parole, un action movie con “un’anima”.
“Il film rappresenta il desiderio, di ogni uomo, di apparire forte e coraggioso. Questo è il nodo cruciale di ogni personaggio della storia. In questo senso è un film sulla natura umana”
Jalmari Helander