Martedì 6 settembre – in anteprima mondiale – nella sezione Venezia Classici Non Fiction della 79. Mostra del Cinema di Venezia sarà presentato Sergio Leone, L’Uomo Che Inventò L’America, il documentario diretto da Francesco Zippel per celebrare il recente trentesimo anniversario della scomparsa di Sergio Leone. Il film – da giovedì 20 ottobre nei cinema – intende essere l’omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale.
Il documentario
La singolare visione artistica di Sergio Leone ha trasceso i confini nazionali, creando il genere Spaghetti Western e trasformando per sempre il panorama cinematografico internazionale con le sue innovative soluzioni stilistiche e narrative che sono diventate parte del linguaggio del cinema. Il film, che è arricchito da preziosi materiali d’archivio della Cineteca di Bologna, con rare registrazioni audio e filmati dietro le quinte, vede per la prima volta la partecipazione diretta della famiglia Leone e contiene interviste sia a collaboratori storici del regista sia a icone di Hollywood che sono state profondamente influenzate dal suo lavoro. Questo documentario offre un ritratto inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto e respirato il cinema sin dalla nascita e la cui idea di cinema continua ad essere centrale nella fruizione e nel dibattito cinematografico contemporaneo.
Gli intervistati sono davvero illustri: Clint Eastwood, Martin Scorsese, Jennifer Connelly, Steven Spielberg, Quentin Tarantino, Frank Miller, Darren Aronofsky, Ennio Morricone, Damien Chazelle, Eli Wallach, Arnon Milchan, Jacques Audiard, Tsui Hark, Carlo Verdone, Dario Argento, Giuliano Montaldo, Raffaella Leone, Francesca Leone, Andrea Leone, Gian Luca Farinelli, Sir Christopher Frayling, Noel Simsolo, Enzo Di Liberto, Fausto Ancillai.
Francesco Zippel racconta…
“Sergio Leone è legato a uno dei miei primi e più preziosi ricordi da spettatore. Facevo le elementari e un giorno mio padre mise nel videoregistratore la cassetta di Il buono, il brutto, il cattivo. Fu una folgorazione totale. Fu proprio in quel giorno che il cinema passò dall’essere uno svago di bambino ad una vera e propria passione per me. Quando Raffaella Leone mi ha proposto di raccontare suo padre in un documentario, ho avuto l’impressione che tutto stesse tornando al suo posto. Mi sono lanciato con passione e rispetto in questa avventura, sempre sostenuto da Raffaella, da tutta la famiglia Leone e dal team di Sky Italia e Sky Studios. Ho voluto provare non solo a raccontare Sergio Leone ma anche a chiarire quanto il suo cinema e il suo genio creativo siano ancora centrali e fonti indiscutibili d’ispirazione per i più grandi cineasti del cinema contemporaneo. Tutti i grandi artisti che hanno aderito al film ne sono la conferma più bella”.