Venerdì 2 settembre, in Concorso alle Giornate Degli Autori, a Venezia sarà presentato Padre Pio, il nuovo film diretto da Abel Ferrara con protagonista Shia LaBeouf nei panni del santo. A completare il cast sono: Cristina Chiriac, Marco Leonardi, Asia Argento, Vincenzo Crea, Luca Lionello, Salvatore Ruocco, Brando Pacitto, Stella Mastrantonio, Martina Gatti, Roberta Mattei e Anna Ferrara.
Il film
È la fine della Prima Guerra Mondiale e i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, una terra povera, violenta, sulla quale la chiesa e i ricchi proprietari terrieri esercitano un dominio incontrastato. Le famiglie sono disperate, gli uomini, seppur vittoriosi, appaiono distrutti. Arriva anche Padre Pio (Shia LaBeouf), in uno sperduto convento di cappuccini, per iniziare il suo ministero, evocando un’aura carismatica, con la santità e con le visioni epiche di Gesù, di Maria e del Diavolo. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da premessa a un massacro reale e metaforico, un evento apocalittico che cambierà il corso della storia.
Abel Ferrara racconta…
«Il progetto è iniziato 5 anni fa, quando ho visto l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, qui a Monte Sant’Angelo. Dall’inizio ho percepito l’atmosfera particolare della gente per questo progetto, ho percepito la bellezza di questi luoghi e quindi l’intenzione era quella di realizzare un film mistico, mitico, ma anche vero e reale. Ho cercato di capire il cuore, il vero spirito di Padre Pio, chi era realmente e la sua storia. Abbiamo capito che l’unico modo era cercare nel luogo in cui veramente la storia si è svolta. Quando abbiamo scoperto che la sua storia coincideva con la rivolta socialista di San Giovanni Rotondo, l’inizio di una nuova era, ho sentito che c’erano tutti gli elementi per raccontare una storia forte. Non è solo la storia spirituale di Padre Pio, ma quello che mi ha attirato è la sua relazione con le persone vere. La sua potenza e la sua eccellenza come confessore, il suo collegamento spirituale. Tutto questo è un elemento di grande fascino. Una rivelazione sono state le lettere di Padre Pio, il carteggio tra San Marco La Catola e San Giovanni Rotondo».
«Questo non è un film sui miracoli, bensì su un uomo, Francesco Forgione nato a Pietralcina, un paesino agricolo alle porte di Napoli. Un visionario fin dall’infanzia, un giovane inquieto e dubbioso che lotta per trovare la sua vocazione e il suo posto agli occhi del suo Signore. Ed è un film sul suo arrivo a San Giovanni Rotondo, sulle montagne del Gargano, un luogo di povertà, malattie, disordini politici, lontano da Dio. Nell’assistenza ai poveri dopo la devastazione della prima guerra industriale, trova la sua vocazione. Nel servire, nell’amore, nell’empatia, nei santi sacramenti, nell’ascolto della confessione, nella celebrazione della messa, cioè in tutto quello che si oppone alle forze demoniache di quell’autunno del 1920».