Al Teatro Fraschini di Pavia sarà in scena, da domani martedì 20 gennaio a giovedì 22 gennaio (qui tutte le info su orari e biglietti), La Scuola, lo spettacolo diretto dal regista Daniele Luchetti con protagonista Silvio Orlando e con Marina Massironi, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Vittorio Ciorcalo e Maria Laura Rondanini.
Tutto ha avuto inizio nel lontano 1992 quando Daniele Luchetti ha diretto Silvio Orlando nello spettacolo teatrale Sottobanco di Domenico Starnone, che ebbe una presa immediata sul pubblico, a detta dei protagonisti fu una esperienza entusiasmante, rara occasione in cui il teatro è stato preso a modello, creando un filone tematico negli altri settori della televisione e del cinema. Da quella felice situazione è stato tratto un film dal titolo La Scuola (1995), sempre diretto da Luchetti e sempre con Silvio Orlando: una dirompente radiografia dello stato in cui giaceva la scuola italiana, lucida profezia del percorso evolutivo del sistema. La trasposizione cinematografica vedeva protagonisti anche Anna Galiena e Fabrizio Bentivoglio.
L’azione si svolge in tempi di scrutini finali all’interno di un periferico liceo romano. Gli insegnanti devono decretare promozioni e bocciature. Il microcosmo scolastico mette un filtro al mondo esterno, ci ritroviamo dentro alle mura di un istituto nel quale maturano amicizie e nascono i primi amori, ma anche dove si verificano parecchi scontri. Gli scrutini non indicano soltanto l’andamento scolastico, ma anche il “futuro” degli studenti. Gli insegnanti, rappresentanti anche loro di una gamma molto varia e contraddittoria d’umanità, sono costretti a confrontarsi con le fragilità dell’universo studentesco.
A vent’anni di distanza ecco dunque la ripresa di quell’esperienza, che sottende di sicuro un bilancio per comprendere cosa è accaduto in seguito: emerge ancora una volta l’attualità di certi temi oggi più che mai al centro di accese discussioni, dalla centralità del ruolo degli insegnanti, al problema (insoluto) dell’edilizia scolastica. Ma soprattutto si parla di istruzione e di come il modo di insegnare sia cambiato, di come il ruolo educativo nella scuola si modifichi a seconda degli insegnanti, per essere, in alcuni casi, più democratico e vicino agli studenti, oppure più selettivo ed elitario.
Nello spettacolo Silvio Orlando è il professor Cozzolini, circondato da colleghi invidiosi e furbi, spesso incapaci di entrare in sintonia con il mondo degli adolescenti. Una schiera di personaggi che contano un Preside inadeguato, un ingegnere odioso, un religioso moralmente discutibile, l’insegnante di lingue ossessionato dalle bocciature, la docente di Storia dell’Arte egocentrica, fino a quella di ragioneria nevrotica e appassionata del proprio lavoro.
Orlando, che per Luchetti recitò al fianco di Nanni Moretti ne Il Portaborse (1991), all’ANSA ha sottolineato il potere del testo di Starnone, ripreso poi dal cinema e dalla Tv (dopo il film del 1995, iniziò un vero e proprio filone di fiction sulla scuola): “è stato uno dei pochi casi in cui un sano meccanismo ha voluto che il teatro fornisse argomenti alla tv e cinema e credo che il teatro possa assolvere a questa funzione di grande palestra e di fabbrica di idee. E’ stato un esempio poco seguito perché questi mondi sono di solito volutamente separati e impenetrabili tra loro, il che penso sia una follia”.
Sulle tematiche proposte al pubblico, Orlando ha affermato: “più che della situazione scolastica in quanto struttura e finanziamenti , parliamo di istruzione e di come il modo di insegnare è cambiato negli anni. Raccontiamo due modi diversi di interpretare il ruolo educativo nella scuola, uno più democratico e vicino agli studenti e l’altro più reazionario che vorrebbe un scuola più elitaria”.
Uno spettacolo che diverte ma fa riflettere: “speriamo di comunicare le nostre intenzioni con un sorriso – racconta sempre Orlando – perché mai come con questo spettacolo ho condiviso tanto con il pubblico. Vorremmo anche trasmettere qualche piccolo dubbio e qualche inquietudine qui e là”.
“Questo è lo spettacolo più importante della mia vita. A vent’anni di distanza è interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi”
Silvio Orlando