Il 10 e 11 settembre 2022 nel meraviglioso borgo di Bracciano, ai bordi del lago e a due passi da Roma, prenderà vita la prima storica Mostra Internazionale del Cinema di Bracciano, un grande eventuale annuale dedicato alla settima arte che si svolgerà presso il Chiostro Degli Agostiniani e l’Archivio Storico. In programma la proiezione delle opere finaliste, l’assegnazione dei premi e gli incontri con i registi e le registe. Tutta la città di Bracciano verrà coinvolta nella realizzazione dell’evento: oltre ai premi della Giuria tecnica, ci saranno anche i premi assegnati dagli studenti e dalle studentesse dei Licei di zona e il Premio della Giuria Popolare. Noi di Cameralook.it siamo molto contenti di esserne Media Partner.
Intervista a Stefano Virgilio Cipressi
Per scoprire la Mostra – che è organizzata da Gasp Aps, Collettivo Papermoon e Cultura Movens con il patrocinio del Comune di Bracciano e del Comune di Oriolo Romano – abbiamo avuto il piacere di intervistare uno degli organizzatori, Stefano Virgilio Cipressi.
Tra poco più di un mese – il 10 e 11 settembre – prenderà il via la prima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Bracciano. Che evento sarà? Quale sarà l’anima di questa nuova iniziativa?
L’anima della Mostra. Vorrei dirlo in breve, bene, e mi pare sia buono, per l’occasione, quel vecchio verso di Ungaretti: approfondire lontananze. Cogliere un umore generale, i sentimenti un po’ appartati, timidi, un sentimento del tempo, ecco. Per il resto, raccontare cosa significhi mettere su un’iniziativa culturale dal basso senza finanziamenti pubblici o privati – e che non fa di necessità virtù ma il contrario – lo puoi esprimere bene solo con Masini: perché lo fai, disperato/a ragazzo/a mio/a? Ma ne vale la pena, per il motivo che segue: col cinema puoi fare come quando l’Angelo porta William Blake ad osservare il pozzo senza fondo dal quale divampano i fragorosi fuochi dell’inferno, ma poi Blake – che intanto s’è messo paura solo un po’ – prende l’Angelo e gli dice: ok, spaventoso, ma ora ho qualcosa da farti vedere anch’io, e gli fa fare quel giro vertiginoso per galassie e pianeti. Gli autori e le autrici che avremo con noi ci hanno regalato questo viaggio verso l’alto e verso il basso, questa vertigine; è così che abbiamo approfondito lontananze, e questo è quel che c’è da dire sull’anima dell’iniziativa, secondo me.
La Mostra si terrà nel meraviglioso borgo di Bracciano. Un luogo suggestivo che sarà reso ancora più speciale dalla magia del cinema. Cosa avverrà tra il Chiostro Degli Agostiniani e l’Archivio Storico? In che modo valorizzerete il patrimonio artistico di Bracciano?
I due luoghi che citi sono bellissimi. Crediamo, speriamo, possa essere una valorizzazione reciproca, tra luoghi non del cinema e il cinema. All’Archivio avremo le proiezioni pomeridiane di video-arte e cinema sperimentale. Al Chiostro, la sera, i cortometraggi e i lungometraggi finalisti. Chiostro e Archivio, poi, sono due luoghi che si trovano nel centro storico di Bracciano, ci devi passare davanti e a noi piace interrompere – provare a deviare amichevolmente – il cammino degli indifferenti.
Oltre alla giuria tecnica, anche studenti e studentesse dei licei di zona saranno chiamati in causa. E ci sarà anche una giuria popolare. Il vostro è un caldo invito a partecipare a tutta la cittadinanza. Cosa vi aspettate da questo coinvolgimento? Il cinema è davvero di tutti…
La Mostra, oltre che da GASP Aps e dal collettivo Papermoon è organizzata da Cultura Movens – di cui fanno parte anche docenti di zona– che ci ha aiutato a coinvolgere un gruppo di studentesse e di studenti con la finalità di assegnare uno dei premi. I riconoscimenti non sono il punto della questione, ovviamente; troviamo prezioso lo sguardo dei ragazzi sui film e vorremo discutere con loro e con il pubblico – che assegnerà un premio – dei film e dei film oltre i film.
Per avvicinarci a questo debutto ci sarà il ciclo di incontri “Aspettando la Mostra Internazionale del Cinema di Bracciano…“. Stasera, alle ore 21:30, sarete ospiti alla rassegna annuale “Cinema sotto le stelle” di Oriolo. Ci sarà la proiezione di due cortometraggi di apertura della Mostra: Warsha, di Dania Bdeir, vincitore del Sundance 2022 e Porappe, di Jesús Martínez, selezionato e vincitore in diversi Festival Internazionali. Ce ne puoi parlare brevemente?
Per me Warsha e Porappe sono figli di Bartleby, lo scrivano del racconto di Melville. Non sappiamo, anzi, sono io che ancora non l’ho capito, se la missione dello scrivano sia la libertà, ma lo squarcio che il suo atteggiamento produce demolisce il dover essere e il dover fare, è un impenitente che lascia sgomenti e pensando a lui penso un po’ anche a questi due cortometraggi; quando li vedrete, forse, non sarete d’accordo o non lo sarete così tanto, ma voglio dire che c’è in uno una rivolta indisponente, sacra perché dell’infanzia, e nell’altro un riscatto doloroso – in spazi angusti, claustrofobici, che diventano enormi – per recuperare un pezzo di sé. Ad ogni modo siamo contenti di proiettarli e discuterli questa sera ad Oriolo. È un bel modo di prendere la rincorsa verso le serate finali, così come lo sono state le varie iniziative Aspettando la Mostra che abbiamo costruito negli ultimi 6 mesi.
La Mostra avrà sezioni competitive per lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi di finzione o documentari, animazione, lavori sperimentali e di videoarte, videoclip musicali, soggetti per cortometraggi. Senza confini, da tutto il mondo. Perché avete voluto dare un sapore internazionale alla vostra selezione?
Credo sia infinitamente più interessante confrontarsi con una selezione internazionale, mettici anche che tutti/e noi della Mostra abbiamo qualche problema coi confini. Se si osserva la cosa dall’alto, i film che avremo con noi e che provengono da molti Paesi del mondo, disegnano una strana mappa. Una specie di ragnatela, la ragnatela di un ragno (una sorta di Colonnello Tom Parker proprio come replicato da Baz Luhrmann) che si è intascato i soldi della r-assicurazione sulle nostre vite e se li gode bevendo. Una ragnatela frammentaria, incerta, ben storta, quindi, ma che traccia un campo di linee parallele, incontri imprevisti, scontri con esiti stupefacenti. È stato bello rendersi conto della poesia che contenevano questi film, dei sussurri e della grida, delle novità linguistiche e degli scarti tematici, del coraggio di certi autori e autrici; del fatto che questi film sembrino comunicare (segretamente) tra di loro, come due amanti adolescenti che si fissano da palazzi lontanissimi. Inoltre fino al 17 Agosto, data di chiusura delle iscrizioni, speriamo di ricevere altri lavori da presentare al pubblico ed arricchire un programma di cui (quando dicevo ne vale sempre la pena) andiamo già molto fieri.
Volevo proprio concludere parlando del termine ultimo per iscriversi, come ha detto, il prossimo 17 agosto. Qual è il suo personale invito a partecipare a questa Mostra? Perché secondo lei sarà davvero indimenticabile?
Non credo che la Mostra sarà indimenticabile, per carità spero sarà bella e divertente e interessante. Quel che credo è che i film che proporremo resteranno nel cuore di molti, perché hanno quella dote unica di saper dire con poco, di restare senza l’ansia di intrattenere, di toccare l’assoluto partendo dal piccolo, dalle piccole cose di quell’intricato e a volte desolante guazzabuglio che siamo noi esseri umani.
Intervista di Giacomo Aricò
Per partecipare: come iscriversi
La Mostra ha sezioni competitive per lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi di finzione o documentari, animazione, lavori sperimentali e di videoarte, videoclip musicali, soggetti per cortometraggi. Per consultare il regolamento completo e iscrivere le proprie opere: https://filmfreeway.com/mostracinemabracciano