Giovedì 9 maggio esce in sala Solo Cose Belle di Kristian Gianfreda, il film ispirato all’opera di Don Oreste Benzi e alla sua Comunità Papa Giovanni XXIII. Protagonisti gli esordienti Idamaria Recati e Luigi Navarra.
Il film
Solo cose belle è la storia di Benedetta (Idamaria Recati), una popolare ragazza sedicenne, e del suo incontro con una bizzarra casa famiglia appena arrivata nel suo paese dell’entroterra romagnolo. La Casa – rumorosa e stravagante – conta un papà e una mamma, un richiedente asilo appena sbarcato, una ex-prostituta con una figlia piccola, un giovanissimo ex carcerato, due ragazzi con gravi disabilità e il figlio naturale della coppia. Benedetta, invece, è la figlia del sindaco, costretta ad adeguarsi a un ruolo sociale che, come scoprirà in seguito, non le piace affatto e a un ideale di perfezione, anche estetico, che la rende infelice.
È proprio lei che – attraverso la storia d’amore con Kevin (Luigi Navarra), uno dei ragazzi della Casa – guida lo spettatore in un “mondo ai margini” in cui tutti sembrano “sbagliati” o “difettosi”, ma in realtà sono solo semplicemente molto umani. È proprio l’intero paese, che si prepara con passione alle prossime elezioni comunali, a essere coinvolto e sconvolto dall’incontro con gli “ultimi”, tra momenti divertenti e drammatici, balli, risa, lacrime, barchette di carta, piadine e sgomberi. Fino a quando, in una notte particolarmente difficile, tutto precipita e sembra perduto perché al di là delle scelte dei singoli, nulla potrà più essere come prima.
Kristian Gianfreda racconta…
«Il mio film racconta in modo profondo l’incontro tra due mondi opposti che improvvisamente (e loro malgrado) si incrociano. E racconta di come, attraverso intrecci inaspettati, rapporti contrastati e personaggi bizzarri, finiscano per conoscersi e dialogare: da una parte un sonnacchioso e convenzionale paesino, dall’altra l’inusuale e rumoroso microcosmo di una casa famiglia, ossia quel luogo in cui gli “sbagliati” e i “superflui” di questa società trovano possibilità e occasioni. Solo Cose Belle ci racconta che la bellezza è anche fatica, che la felicità non è sempre un regalo e che a volte passa attraverso le lacrime. Ed è per questo che le cose belle hanno un valore ancora maggiore».