Primo film ad essere girato a Los Angeles in piena pandemia, mercoledì 30 giugno arriva nei nostri cinema Songbird, il film diretto da Adam Mason e con protagonisti KJ Apa e Sofia Carson. Prodotta da Michael Bay, questa pellicola ci propone uno sguardo ipotetico e spaventoso nel nostro futuro in cui la salvezza è rappresentata dall’amore.
Il film
2024, Los Angeles. Quattro anni dopo l’inizio della pandemia di COVID-19 il virus continua a mutare, e ora è chiamato COVID-23: la metà dei contagiati muore e nel mondo sono stati creati dei dipartimenti dove gli infetti vengono rinchiusi senza possibilità di contatto con l’esterno. Così Nico (KJ Apa) e Sara (Sofia Carson) sono lontani a causa delle restrizioni e delle misure di confinamento che hanno imposto al mondo un lockdown globale in vigore da quattro anni. Quando lei sarà in pericolo, lui, immune al virus, cercherà di superare ogni ostacolo per avvicinarsi alla sua amata e salvarla.
Redenzione umana e speranza
Songbird descrive l’isolamento crescente, la paura e la perdita. Promuove anche valori come l’amore, il coraggio e la compassione. Il suo messaggio finale è quello della redenzione umana e della speranza. “È quello che pensiamo accadrebbe se il lockdown che abbiamo sperimentato fin ora continuasse tra qualche anno – afferma il co-sceneggiatore e regista Adam Mason – Songbird è una storia d’amore di due persone che non possono stare insieme: amanti sfortunati che devono trovare una via d’uscita dalle loro terribili circostanze per stare insieme”.
L’amore (tra le altre cose) è nell’aria
Al centro di Songbird c’è una storia d’amore di due persone che sono state isolate per molto tempo e hanno il desiderio di stare insieme ma non possono riabbracciarsi. “In mezzo a tutto il caos, il dolore, la tristezza e le difficoltà portati dal virus e dai lockdown, c’è una luce brillante; c’è l’amore e c’è tutto quello che faresti per amore e per quella speranza – afferma la produttrice Jeanette Volturno – la storia risuona con tutto ciò che il nostro mondo sta attraversando in questo momento, e ancora di più con il tema che c’è sempre speranza. E con l’amore, chiunque può vincere”.
Il protagonista del film, Nico, è uno dei pochi immuni al virus. Ma la sua immunità è un’arma a doppio taglio. “Coloro che sono immuni sono anche superportatori di COVID-23 – spiega KJ Apa – quindi Nico è altamente tossico per quasi tutti quelli con cui entra in contatto”. Il film alza la posta della classica storia d’amore tra Romeo e Giulietta. Invece di famiglie che litigano, i protagonisti sfortunati devono combattere una pandemia globale tra le conseguenze di un contagio travolgente. Nico e Sara sono amanti che non possono stare insieme in alcun modo: il pubblico tiferà per questa coppia nel trovare un modo per farcela. Impostare questa sfida in mezzo a un evento così violento e tumultuoso, rende la loro connessione ancora più intima. Il loro amore è la loro salvezza. E allo stesso modo la loro relazione dà alle persone una speranza per il futuro.
L’amore è la salvezza
Sofia Carson è rimasta colpita dalla profondità e dalla posta in gioco dell’amore di Sara e Nico: “amare qualcuno così profondamente, nonostante non abbiano mai respirato la stessa aria, nonostante non abbiano mai sentito i loro tocchi sulla pelle, nonostante non abbiano mai sentito le loro voci nell’orecchio, è come amare l’impossibile – racconta l’attrice – per i nostri eroi, il loro amore è anche il loro rischio più grande, perché sarebbe fatale per lei se si incontrassero. Eppure, il loro amore è ciò a cui si aggrappano e ciò che li salva. L’amore di Sara e Nico è il cuore della nostra storia, la lezione più grande e più bella: l’amore è davvero l’unica cosa che abbiamo in questo mondo, soprattutto ora: l’amore ci salverà”.