Da domenica 8 marzo sarà nelle sale Sono Innamorato di Pippa Bacca, il documentario diretto da Simone Manetti che ricostruisce, attraverso materiale d’archivio inedito, l’arte e la vita di Pippa Bacca e il suo ultimo viaggio, attraverso interviste alla madre, alle sorelle e alla compagna di performance Silvia Moro.
Il documentario
È l’8 marzo del 2008 quando Pippa Bacca e Silvia Moro partono da Milano per andare a Gerusalemme, tra i paesi sconvolti dalle guerre. Due artiste in abito da sposa, in viaggio per 6000 km da percorrere in autostop per celebrare il matrimonio tra i popoli, raccontare la pace, l’incontro e la fiducia negli uomini. E per dimostrare che, dando fiducia al prossimo, si riceve solo bene. Un progetto complesso, con le artiste in scena 24 ore su 24, nei loro abiti nuziali. Una performance chiamata Brides On Tour.
Dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, Pippa e la sua compagna arrivarono infatti in Turchia il 20 marzo. Secondo il programma, le due avrebbero poi dovuto continuare attraverso Siria, Libano, Giordania, Cisgiordania e Israele, con arrivo a Gerusalemme per la metà di aprile. Una performance portatrice di un messaggio di pace, che si interromperà 23 giorni dopo il suo inizio in modo tragico e straziante con la scomparsa di Pippa Bacca, avvenuta il 31 marzo 2008 alle porte di Istanbul: venne prima stuprata e poi uccisa.
Un racconto al femminile
Il film di Simone Manetti si affida ad un racconto completamente al femminile. La madre, le quattro sorelle di Pippa Bacca e la sua compagna di performance Silvia Moro, sono le voci che, in prima persona ci accompagnano in questo viaggio. I materiali di repertorio, girati per la maggior parte dalle stesse spose durante il loro viaggio, costituiscono l’ossatura centrale del documentario all’interno del quale si inseriscono i racconti del passato di Pippa, della sua infanzia, della sua adolescenza e della sua formazione artistica.
Tutto ha un significato
Il progetto Brides On Tour era un progetto complesso ed articolato e nel film sono presenti molteplici parallelismi fra quello che è successo durante la perfomance e quello che è stata la vita precedente di Pippa. Le motivazioni e i perchè affiorano e si chiariscono sempre di più mano a mano che la conoscenza della nostra protagonista diventa più profonda e completa. Tutto ha un significato e tutto ha una ragione e l’iniziale stupore per una prova artistica all’apparenza straniante e di difficile comprensione, anche se sicuramente di forte impatto visivo, lascia attimo dopo attimo spazio alla struggente consapevolezza della potenza della performance stessa. Portare la “pace” non è una cosa semplice, né comoda. Pippa e Silvia, con questa loro azione ne avevano incarnato a pieno senso il significato.
Celebrare quel gesto di pace
Il fatto di cronaca che ha oscurato fin da subito la potenza artistica del gesto intrapreso dalle due spose. Questo documentario vuole dare spazio, respiro e dignità al grande gesto che, in quei giorni del marzo 2008, fu messo in atto da due donne, vestite da spose che, affidandosi al prossimo in autostop, avevano deciso di celebrare un simbolico matrimonio con l’umanità.