Sarà da stasera al cinema Pane e Burlesque, la nuova commedia targata Rai Cinema diretta da Manuela Tempesta. Il film mostra un gruppo di donne in un paese del Sud Italia reinventarsi improvvisamente ballerine di Burlesque per affrontare la crisi che fa chiudere una fabbrica di ceramica e mette in ginocchio una merceria. L’inedito gruppetto di artiste è composto da Matilde (Laura Chiatti), Teresa (Michela Andreozzi) e Viola (Giovanna Rei), mentre a guidarle ci pensa la veterana Giuliana (Sabrina Impacciatore).
Tra le protagoniste abbiamo deciso di intervistare Michela Andreozzi che, in quest’occasione, ha anche scritto la sceneggiatura insieme alla regista. L’istrionica attrice è reduce dal gran successo teatrale Maledetto Peter Pan mentre per il cinema ha appena finito di girare Io e mio fratello con Luca Argentero e Raoul Bova e inizierà a breve le riprese sul set del nuovo film dei fratelli Vanzina.
Michela, ecco la commedia Pane e Burlesque. Quale sarà il tuo personaggio?
Teresa, una sarta che di trova ad affronta la crisi della merceria in cui lavora, che la licenzia, e una crisi matrimoniale causata sempre dalla crisi: il marito disoccupato e demotivato, infatti, non la desidera più.
Per questo ruolo hai anche seguito una dieta ipercalorica! Che esperienza è stata per te?
Mangiare solo carboidrati? Bellissimo! Meno facile doversi confrontare con se stesse nude, sul set, con due taglie in più: ho dovuto lavorare sulla mia femminilità indipendentemente dal mio stato di forma fisica… è stato importante, sono più consapevole, oggi, e molto grata.
Un bel cast al femminile: Sabrina Impacciatore, Caterina Guzzanti, Laura Chiatti, Giovanna Rei. Come ti sei trovata sul set?
Conoscevo già le mie colleghe, donne di grande valore, da tempo: questo ambiente è piccolo e prima o poi ci si incontra tutte. Ho riso molto con Caterina: durante le pause ci siamo divertite a inventare sketches – veramente idioti, diciamolo – lei è una improvvisatrice geniale. E ho avuto modo di conoscere bene Laura Chiatti che è una persona di rara schiettezza e coraggio. Viva la faccia, che nel suo caso è doppiamente valido: è bellissima.
Cosa ne pensi della donna di oggi? Tende a svestirsi troppo?!
Credo nella libertà di fare ciò che si vuole e nel diritto ad essere rispettate sempre e comunque. Spogliarsi? Non ho mai avuto un fisico invidiabile ma forse, l’avessi avuto, sarei andata in giro vestita di un francobollo. Se però spogliarsi, più che un modo per esprimersi diventa un mezzo per manipolare gli altri attraverso la seduzione, anche l’esibizione del corpo finisce per avere qualcosa di “stonato”.
Cosa ci puoi anticipare del tuo prossimo film Io e Mio Fratello con Luca Argentero e Raoul Bova?
Che ho baciato Luca Argentero per un giorno intero? Invidiatemi!…purtroppo niente scintilla, solo la nascita di una amicizia solida: vorrei tornare a lavorare presto con lui, è una persona così carina che ti scordi che è tanto bello.
In arrivo anche un nuovo film con i fratelli Vanzina! Cosa ne pensi della nostra commedia italiana?
Che è amata, che racconta sempre bene il nostro presente e che col passare del tempo entra nel mito. E poi è viva e proiettata nel futuro: negli ultimi anni ne sono state prodotte tante anche di diverse e di nuove, penso ai bei lavori di Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo e Sydney Sibilia: vuol dire che la commedia italiana ha ancora molto da dire. Da attrice, per me è fondamentale sapere cosa si sta raccontando e perché: ecco, la commedia italiana è sempre onesta, quello che promette, mantiene.
Domanda secca: cinema o teatro? Dove ti trovi meglio?
Se al cinema potessi esprimermi come a teatro, con gli stessi ruoli corposi, complessi, profondi, sceglierei il cinema. Diciamo che ancora non ci sono arrivata, ma io sono diesel, e molto determinata: prima o poi, ci riuscirò!
Intervista di Giacomo Aricò