C’è grande attesa per la presentazione, oggi, Fuori Concorso, di Sportin’ Life, il nuovo documentario di Abel Ferrara che rappresenta il sesto capitolo del progetto artistico Self ad opera di Anthony Vaccarello, il direttore creativo della casa di moda Saint Laurent. Il film ha visto coinvolti come interpreti Willem Dafoe, Cristina Chiriac, Anna Ferrara, Paul Hipp e Joe Delia.
Il film
Sportin’ Life del regista Abel Ferrara è la sesta incarnazione (dopo i precedenti artisti: Daido Moriyama #01, Vanessa Beecroft #02, Bret Easton Ellis e il corto The Arrangement #03, Gaspar Noé e il mediometraggio Lvx Æterna #04, Wong Kar Wai e il video A Night In Shanghai diretto da Wing Shya #05) del progetto artistico internazionale Self, curato dal direttore creativo di Saint Laurent, Anthony Vaccarello. Il progetto vuole essere una testimonianza artistica sulla maison, ma anche evidenziare la complessità di vari individui attraverso gli occhi di artisti che evocano l’allure unica e personale di Saint Laurent.
Il documentario è un’esplorazione delle origini e della storia personale della creatività, della vita stessa di un artista. Crudo e acuto: si ha la sensazione di vivere un momento che sta ancora accadendo. Abel Ferrara rivolge uno sguardo intimo e intenso alla propria vita e al proprio mondo rifratto attraverso la propria arte: la musica, il cinema, i suoi collaboratori e le sue fonti d’ispirazione, le prime opere e i sodalizi creativi con Willem Dafoe (in attesa di vedere Tommaso, è da poco uscito nelle sale Siberia), Joe Delia, Paul Hipp e i musicisti che lo hanno ispirato.
Abel Ferrara racconta…
“Negli ultimi dieci anni, ho girato soprattutto documentari. A prescindere dall’argomento – Piazza Vittorio, Padre Pio – ho filmato anche il processo di realizzazione… quindi io e la mia squadra ne siamo parte. L’argomento del mio nuovo documentario è la relazione che ho con il mio lavoro, con Willem Dafoe, con la mia musica e la mia arte. Queste relazioni costituiscono il punto di partenza dell’opera e non ho potuto fare a meno di confrontarmi anche con ciò che il mondo ha vissuto quest’anno con la pandemia”.