Prenderà il via il prossimo ottobre il M.I.P – Musical In Progress, il nuovo master del Centro di Alta formazione Teatro a Roma organizzato da Emiliano Raya, con la direzione artistica dell’attrice Chiara Noschese e le masterclass dei grandi del musical italiano, tra i quali spiccano i nomi di Fabrizio Angelini, Simone Colombari , Christian Ginepro, Manuel Frattini, Saverio Marconi, Vittorio Matteucci, Francesca Taverni e Gianfranco Vergoni. Ci saranno poi incontri speciali con tutte le giovani promesse del musical italiano.
Per approfondire abbiamo intervistato Chiara Noschese, attrice di teatro e di cinema, doppiatrice e regista: dopo aver scritto e diretto lo spettacolo Cercando segnali d’amore nell’universo – One Man Show con Luca Barbareschi (ha debutto lo scorso 29 giugno a Spoleto), nella stagione 2014/15 reciterà in Vanya e Sonia e Masha e Spike (regia di Patrick Rossi Gastaldi) mentre per il teatro Nazionale di Milano dirigerà e scriverà Il Piccolo Principe.
Quando e perché è nato questo progetto?
E’ sempre stato nei miei pensieri ma non ho mai avuto modo di realizzarlo, questa volta, grazie al Centro di Alta Formazione del Teatro di Roma, il sogno è diventato realtà.
Ricordando i suoi inizi come allieva di Gigi Proietti, cosa si prova ora che si sta dall’altra parte a insegnare e non più ad apprendere? Si rivede negli occhi dei suoi allievi?
Sempre, ricordo perfettamente come mi sentivo e questo fa accrescere il senso di responsabilità che ho nei confronti dei giovani.
In questo periodo delicato per i giovani (paura del futuro, relazioni virtuali-volatili sui social), quanto è importante l’espressione artistica intesa anche come sfogo-liberazione di se stessi?
L’espressione artistica è sempre un mezzo positivo e sano per contrastare la pigrizia a cui porta la tecnologia (social, videogames,etc.)ma è fondamentale lo studio e la preparazione, l’impegno, la comprensione che, il nostro, è un mestiere difficile da affrontare: si affronta con testa a posto e armi in mano. Le armi devono essere date dagli insegnanti, i ragazzi si devono concentrare, studiare per poi affrontare con serietà, il mondo del lavoro.
Cosa ne pensa della tecnologia (luci, suoni, maxi schermi sullo sfondo, nuovi effetti visivi,…) applicata al teatro?
Io faccio uso e tengo conto, sempre, delle nuove tecnologie. Esistono e quindi è inutile ignorarle, nelle mie regie ci sono sempre, mi affascinano e ho imparato tante cose nuove e continuo ad imparare.
Come si sta trasformando il genere del Musical?
I Performer sono sempre più preparati sulla “tripla minaccia”: canto, ballo, recito. Il pubblico sta iniziando, seriamente, a scegliere di andare a vedere il Musical e noi siamo obbligati a dare loro prodotti di alto livello.
In conclusione le chiedo un suo augurio per il futuro prossimo del cinema italiano e del teatro.
Io auguro a tutti noi di non mollare, di resistere, di non rinunciare ai nostri sogni. Continuiamo a lavorare per dare a questo Paese un futuro artistico fiorente e di livello. Continuiamo a crederci, nonostante tutto…
Intervista di Giacomo Aricò
Info per il corso: musicalinprogress@hotmail.com – emilianoraya@hotmail.it – www.centroaltaformazioneteatro.com –