Sognante come Il Favoloso Mondo di Amélie, colorato come un film di Wes Anderson. Dopo essere stato presentato nella sezione Alice Nella Città alla 15esima Festa Del Cinema di Roma, mercoledì 21 ottobre arriva nelle sale Sul Più Bello, il film diretto da Alice Filippi con protagonista un giovane cast composto da: Ludovica Francesconi, Gaja Masciale, Giuseppe Maggio, Jozef Gjura e Eleonora Gaggero.
Il film
Marta (Ludovica Francesconi), tanto simpatica quanto bruttina, soffre dalla nascita di una rara malattia genetica. Nonostante tutto, Marta è la ragazza più solare che abbiate mai conosciuto. Carattere travolgente ha fretta di fare tutto e subito. A 19 anni come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore ma lei non è una che si accontenta e prima che la sua malattia degeneri vuole sentirsi dire “ti amo” da un ragazzo bello, il più bello di tutti. I suoi amici e coinquilini Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale) sono la sua famiglia e ogni volta fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finché ad una festa Marta vede Arturo (Giuseppe Maggio), bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole: la preda perfetta. Ma mentre i fedeli amici si preparano a gestire l’ennesima delusione, lei sente che stavolta le cose andranno in maniera diversa anche se dovrà vedersela con Beatrice (Eleonora Gaggero), una temuta rivale che tenterà di scombinare il suo piano d’amore.
Alice Filippi racconta…
“Il film nasce dal soggetto di Roberto Proia che ha scritto la sceneggiatura con Michela Straniero. Non appena ho letto la storia ne sono rimasta da subito entusiasta. Ho preso inoltre spunto dai film di Wes Anderson, ai film Little Miss Sunshine e Juno, alla serie tv Sex Education e alle Palette colori che usano per descrivere con le immagini le emozioni che vogliono trasmettere allo spettatore Fotografia, Scenografia e Costumi in sintonia grazie all’uso dei colori complementari“.
“La protagonista è Marta, una fuori classe. Il suo aspetto fisico deve avere “qualcosa” per cui la società la reputi “bruttina”. Bruttina esteticamente, ma deve essere piena di vitalità, dobbiamo credere nella sua auto-ironia. Si è costruita un personaggio “positivo”, ma è consapevole della sua situazione. Questo atteggiamento alla vita è la sua salvezza, ma in fondo, anche lei, ha paura, paura di andarsene via troppo presto, di non avere tempo. Il supermercato è il suo “teatro”. Dove può fingere di essere bella, attraente, seducente. “Teatro” è la parola giusta, perché tra gli scaffali le scene sono teatrali, sopra le righe. Quasi non si capisce se sia un sogno o realtà. Marta al microfono mi ricorda Mia in Pulp Fiction. Il Dettaglio sulle sue labbra che si avvicinano al microfono. Marta che gioca, si diverte, “va in scena” prima con i clienti e poi con Arturo“.
“Jacopo e Federica sono gli “Angeli custodi” di Marta. Sempre al suo fianco, in scena sono sempre nella stessa posizione rispetto a Marta (Jacopo a dx e Federica a sx ), accudiscono la loro migliore amica, ne hanno cura come una figlia, sanno quello che devono fare, basta uno sguardo, non c’è bisogno di parlare. Si muovono nello spazio quasi in una coreografia. Sono amici affidabili, leali, pronti a qualsiasi cosa pur di aiutare l’un l’altro. Abbiamo giocato con gli “opposti” senza cadere in personaggi macchiettistici. Federica è affascinante, elegante con una fisicità molto femminile. Jacopo alto, bello, un viso simpatico, di classe. Arturo è un personaggio che si evolve nella storia. L’incontro con Marta gli dà lo spunto per ribellarsi, cambiare, cercare e capire se stesso. Arturo ha tutto: la bellezza, una famiglia, gli amici, è ricco, una carriera, una passione. Ma è solo apparenza. E’ triste perché non riesce ad essere se stesso. Non è libero di scegliere, di sbagliare. Arturo parte come un personaggio superficiale, impettito, monocromatico, stretto nella sua “divisa” che deve indossare. L’incontro con Marta lo stravolgerà“.
“Sul Più Bello è un inno alla speranza e alla positività. “Abbiamo sempre una scelta, sempre”. Siamo noi i registi della nostra vita e siamo gli stessi che ci poniamo limiti e barriere. Marta è tenace e coraggiosa, affronta la vita sfidando la morte, andando controcorrente. E’ una bomba innescata che sconvolge e turba la tranquillità di Arturo. Il “povero” Arturo si ritrova in un vortice di energia che mai si sarebbe immaginato. Marta gli cambia le prospettive, lo mette in discussione, gli fa scoprire un nuovo modo di vivere. Vivere in libertà e sempre al massimo“.