Presso la sede dell’Associazione Interessi Metropolitani (via S.Vincenzo, 13, Milano), sarà inaugurata lunedì 22 ottobre, alle 18:30, Testimone Del Mondo, la mostra fotografica di Folco Quilici, noto regista, scrittore e documentarista ferrarese scomparso pochi mesi fa. Tutte le opere, che rimarranno esposte fino al 26 novembre, appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini.
L’esposizione, curata dal critico fotografico Roberto Mutti, raccoglie i preziosi reportage in bianconero realizzati negli anni Sessanta in diverse parti del mondo dal pioniere della documentazione e della divulgazione naturalistica Folco Quilici. Con le sue fotografie è stato in grado di cogliere la bellezza e l’armonia dei luoghi più lontani del pianeta, ancora incorrotti da quell’antica purezza che l’avanzare della modernità già cominciava a contaminare in modo irrimediabile. Quilici descriveva infatti così la sua passione: “Tutta la mia attività di documentarista è sempre stata guidata dal sogno di bambino: scoprire, meravigliarsi, fantasticare”.
Le opere sono la riproduzione del suo autentico giro del mondo, tema che lega le sue fotografie e si ritrova nei suoi viaggi: a Bangkok (foto copertina), di cui coglie la brulicante e sfuggente vitalità, nelle isole della Polinesia francese, piene di antiche tradizioni e riti suggestivi, nella Pampa argentina, con le sue forti contraddizioni fra passato e presente, e nei servizi sul Congo e sul Ciad, da cui emerge una cura della quotidianità, osservata in maniera attenta ma distaccata. Folco Quilici modifica spesso il suo approccio fotografico, passando dal primo piano di un volto alla ripresa dell’insieme delle scene di gruppo, mantenendo però sempre uno stile caratterizzato da una grande eleganza.
Roberto Mutti onora con queste parole il grande documentarista: “è difficile dire se Folco Quilici sia stato più grande come regista con i suoi straordinari lungometraggi da Sesto Continente del 1954 a Cacciatore di Navi del 1990 o come divulgatore capace, con documentari come L’Italia Vista dal Cielo e con innumerevoli programmi televisivi, di raggiungere un pubblico vastissimo. Tutto ciò non dovrebbe però oscurarne la fama di eccellente fotografo dotato di uno stile asciutto, essenziale, diretto e mai banale”.
Sarà possibile visitare liberamente la mostra dal 29 ottobre al 26 novembre 2018, dal lunedì al giovedì negli orari 10:00-12:00 / 14:00-16:00 e al venerdì dalle 10:00 alle 12:00. Dal 22 al 26 ottobre sarà inoltre possibile effettuare visite su prenotazione – scrivendo a eventi@aim.milano.it – negli orari 14.30, 15.15, 16.00, e 16.45.