Sarà da stasera al cinema The German Doctor – Wakolda, il film scritto e diretto da Lucìa Puenzo, presentato l’anno scorso al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
La storia è ambientata in Patagonia, nel 1960. Uno medico tedesco incontra una famiglia argentina in viaggio attraverso il deserto verso Bariloche dove Eva, Enzo e i loro tre figli hanno intenzione di aprire una casa vacanze vicino il lago di Nahuel Huapi. Questa famiglia modello risveglia la sua ossessione per la purezza e la perfezione. La sua attenzione si focalizza in particolare su una delle figlie, Lilith, una ragazzina di 12 anni molto minuta per la sua età.
All’oscuro della sua vera identità, il medico tedesco viene accolto con entusiasmo come primo gradito ospite e affitta una stanza nella loro casa. Giorno dopo giorno, tutti vengono sedotti da questo uomo elegante e carismatico, ricco e sapiente, fino al momento in cui scopriranno di vivere con uno dei più grossi criminali della storia. Il film ripropone i temi e le atmosfere dei suoi lavori precedenti, la costruzione della propria identità sessuale e sociale, combinando la Storia, che riguarda l’umanità, con la storia privata di una famiglia.
La regista ha impiegato un anno a scrivere la sceneggiatura, partendo dal suo omonimo racconto, incentrato sulle complesse ragioni che spinsero il governo argentino ad aprire le porte a tanti nazisti provenienti dall’Europa, emanando addirittura una legge, che permise loro di usare il proprio nome, e alcuni paesi come Bariloche ad accoglierli a braccia aperte.
Tra questi personaggi anche Josef Mengele: “di lui si sa che lavorò come veterinario – spiega la Puenzo – , sperimentando sui bovini argentini, mentre segretamente continuava le sue ricerche procurandosi sangue di donne gravide. Fu conosciuto anche per la sua capacità di costruire bambole con i tratti talmente umani da sembrare bambini in carne ed ossa. Era un fanatico convinto di essere un visionario avanguardista. L’obiettivo della sua ricerca era di ottenere la perfezione genetica che è alla base dell’ideologia del movimento nazista e anche tra i motivi ispiratori della Seconda guerra mondiale”.
Vorrei che il linguaggio cinematografico di The German Doctor – Wakolda esprimesse il contrasto tra la maestosità dei paesaggi della Patagonia e i miseri, quotidiani e deteriorati aspetti della vita quotidiana.
Lucìa Puenzo