Tratto da Tresekunder (Tre Secondi), il romanzo svedese del 2009 di Anders Roslund e del compianto Börge Hellström, giovedì 17 ottobre arriva al cinema The Informer, il crime thriller diretto da Andrea Di Stefano con protagonisti Joel Kinnaman, Rosamund Pike, Common, Ana de Armas e Clive Owen.
Il film
Pete Koslow (Joel Kinnaman) è un ex soldato delle operazioni speciali e veterano della guerra in Iraq e Afghanistan. Dopo essere stato in carcere per aver ucciso un uomo durante una rissa in un bar per proteggere la moglie Sofia (Ana de Armas), Pete ora lavora come corriere della droga per la mafia polacca di New York, un cartello comandato da Rysard Klimek, anche chiamato Il Generale (Eugene Lipinski), un gangster spietato. Ma Pete è anche un informatore per l’FBI, che fornisce informazioni all’Agente Erica Wilcox (Rosamund Pike), che sta cercando le prove per incastrare Il Generale.
Joel Kinnaman è Pete
La regia di The Informer è stata affidata all’attore-scrittore-regista italiano Andrea Di Stefano il cui primo lungometraggio Escobar (con Benicio Del Toro) gli aveva portato grandi riconoscimenti. Di Stefano ha voluto spostare il focus della sceneggiatura più marcatamente verso Pete e la sua famiglia, aggiungendo una base più emozionale. A vestire i panni di Pete è stato Joel Kinnaman: “è un personaggio molto interessante in un mondo molto interessante. Pete è un personaggio sotto copertura, con una doppia vita, in ogni scena ha un segreto da nascondere. Ho apprezzato tanto il viaggio di quest’uomo che sta cercando di lottare per tornare dalla sua famiglia. La vita lo ha messo su una strada accidentata ma lui è un uomo piene di risorse, con una grande forza interna e tantissimo amore e feeling con sua moglie e sua figlia“.
Un thriller anni ’70
Grande protagonista nel film è anche Rosamund Pike che ha molto apprezzato il copione. Le ricordava i classici thriller criminali ambientati a New York degli anni 1970, film come Il Braccio Violento Della Legge e quelli diretti da Sidney Lumet (Serpico). L’attrice ha descritto così The Informer: “sentivo che era il tipo di film che probabilmente non si sarebbe fatto più per molto tempo. Era un thriller intelligente. E quell’universo di poliziotti, malavita ed FBI, lo trovo estremamente avvincente nei film. Un tempo era pane quotidiano per gli studios. Ma ora stanno diventando sempre più rari. È un vero e proprio film sui personaggi più che un action film, sebbene ci sia moltissima azione”.