RIGET II

The Kingdom, Lars von Trier fuori concorso a Venezia 79 con la serie interrotta nel 1997

La 79. Mostra del Cinema di Venezia oggi, Fuori Concorso, presenterà in anteprima assoluta The Kingdom, Exodus, la terza stagione di The Kingdom, la serie tv creata da Lars Von Trier nel 1994 ed interrotta nel 1997.

La serie 

Un gigantesco organismo di carne e ossa si è materializzato nelle stanze e nei corridoi del Regno. Una notte buia e tempestosa, la sonnambula Karen percepisce che qualcosa non va e raggiunge Il Regno in cerca di risposte. Al suo arrivo scopre che l’ospedale è in sofferenza e che lei è l’unica a poterlo liberare dal tormento. Nel frattempo, il medico svedese Helmer Junior è stato recentemente assunto al Regno. Ben presto inizia ad avvertire un atteggiamento denigratorio da parte dei colleghi danesi. Essendo svedese, si impunta e introduce nuovi approcci nel reparto, come la totale neutralità di genere, che ha conseguenze quasi fatali. Ma il male interviene con un disegno ancora più grande e terrificante. È arrivato il momento, sta per accadere: Esodo. Ora gli spiriti che circondano l’ospedale saranno divisi tra luce e tenebra, e la porta localizzata e aperta. Ora l’aria deve essere liberata dal grande gregge che non dorme mai. Quando gli uomini buoni, che indubbiamente padroneggiano la scienza e la tecnologia moderna più avanzata, falliscono e persino il guardiano stesso diventa troppo debole, spetta a Karen portare a termine il compito apparentemente impossibile attraverso una battaglia contro l’orgoglio e la stupidità.

Ora più che mai, dobbiamo essere tutti pronti a prendere il bene e il male, perché la porta del Regno si sta aprendo di nuovo.

Photo by Peter Hjorth

Lars von trier in una foto di Peter Hjorth

Lars von Trier racconta…

“I confini si presentano in svariate forme; possono consistere di linee tracciate sulla carta con un righello (spesso invisibili a chiunque abbia la possibilità di visitare gli effettivi luoghi geografici). Le linee dei confini possono essere esemplificative, per non dire fittizie e decisamente meschine; possono essere disegnate in un colore rosso tenue, praticamente invisibile, e magari anche come una linea tratteggiata, quasi a indicare delle scuse o, addirittura, la vergogna. Tuttavia, le linee sono presenti in gran numero e insieme costituiscono quei ‘territori’ che gli abitanti sono abbastanza forti da difendere. Entrare e uscire spesso comporta atti di violenza, perché, naturalmente, ci si aspetta che qualsiasi visitatore torni a casa dopo aver terminato il proprio compito. Sulla Terra “la Macchina che fa girare tutto (ossia la vita)” dipende dai conflitti che le linee provocano, quasi di proposito. Esodo può significare effettivamente ‘entrare’ o ‘uscire’, dipende dall’angolo di osservazione del confine, ma la parola indica semplicemente un gran numero di individui che attraversano insieme una linea tratteggiata a matita. Perché? Esiste uno squilibrio tra il bene e il male! Il limite è stato raggiunto, almeno nel Regno… Ma non posso assicurare che sarà facile e incruento aprire le sette serrature astrali del mondo simultaneamente con il sangue del medico”.

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