Dal 7 settembre sarà al cinema The Teacher – Una Lezione Da Non Dimenticare, il film slovacco diretto da Jan Hřebejk e Petr Jarchovský che lo ha anche sceneggiato partendo da una storia vera che lo ha riguardato personalmente. Attrice protagonista è Zuzana Mauréry.
Bratislava, Cecoslovacchia, 1983. Maria Drazděchová (Zuzana Mauréry) è un’insegnante molto particolare. Dall’aspetto solare e un po’ eccentrico, quando entra in classe, con le sue ampie gonne colorate e il tacchettio delle scarpe charleston, sembra, a prima vista, la professoressa più dolce e rassicurante che un alunno possa incontrare. Vedova di un alto ufficiale comunista, Maria rappresenta, a sua volta, il Partito nella scuola ed è considerata con riguardo dal comitato direttivo. All’inizio dell’anno scolastico, al momento di fare l’appello e conoscere i nuovi studenti, una domanda insolita sembra stonare, tuttavia, con il suo sorriso gentile e accogliente: a ogni singolo alunno, oltre a presentarsi di fronte alla classe, Maria Drazděchová chiede: “Che lavoro fanno i tuoi genitori?”.
Più che avere a cuore il potenziale rendimento didattico degli alunni, l’insegnante sembra interessata ad approfittare di quanto, sia i genitori, sia gli stessi studenti, siano in grado di offrirle. Con i suoi modi suadenti e l’autorevolezza della propria posizione, la Drazděchová non ha difficoltà a ottenere ciò che desidera. Da un semplice taglio di capelli all’assistenza per la spesa, molti genitori si dimostrano disposti ad aiutarla, sapendo di ottenere in cambio suggerimenti per le interrogazioni e buoni voti per i propri figli. In fondo, “Che male c’è ad aiutare una donna sola che svolge con dedizione il proprio lavoro?”.
Ma non sempre le richieste di Maria, talora originali e ardite, possono essere soddisfatte, come, ad esempio, quella fatta al padre di Danka, impiegato all’aeroporto e costretto, a causa dei brutti voti della figlia, a cercare d’inviare illecitamente una torta a Mosca per la sorella dell’insegnante. E la Drazděchová non tollera gli insuccessi: di fronte al fallimento dell’impresa reagisce con apparente comprensione, anche se, in realtà, non esita a sfogare il proprio disappunto sulla fragile Danka, eletta a vittima prediletta dei suoi soprusi assieme a qualsiasi compagno di classe che tenti di difenderla.
Le tensioni continue con i malcapitati alunni e la drammatica escalation della situazione arrivano a conoscenza della Preside dell’istituto, posta così di fronte all’inevitabile scelta di convocare un’assemblea dei genitori per capire cosa stia veramente accadendo all’interno della classe. Anziché concentrarsi unicamente sul comportamento e le sorti dell’insegnante, il confronto fra i genitori finirà, tuttavia, per mettere a nudo le contraddizioni morali ed etiche di una società cresciuta tra giochi di potere e corruzioni quotidiane, in un dibattito amaro sul coraggio di far sentire la propria voce contro il conformismo dello status quo e della ricerca dell’interesse personale.
“A ognuno di noi è capitato, sia da adulti, sia da bambini, di avere la sensazione che ciò che ci arreca beneficio sia in realtà una cosa sbagliata da farsi. O viceversa: che seguire la propria coscienza, il proprio codice morale, possa invece farci incontrare difficoltà e, addirittura, procurarci dei problemi. Questo è il motivo per cui questa storia può essere compresa da tutti”. Sono le parole del regista Jan Hřebejk. La storia personale di Petr Jarchovský raccontata in The Teacher richiama le atmosfere, i toni e i temi del film precedente dei due autori: Divisi si Perde (Divided we fall – Candidato Oscar nel 2001). “Come Divisi si Perde non parlava solo del Nazismo edell’Olocausto, così The Teacher non è un film sul Comunismo, né un film sul bullismo. Ciò che a noi interessa è la paura, l’opportunismo, la dignità umana” aggiunge Hřebejk.
“La lotta contro un’insegnante che abusa della propria posizione evoca dilemmi morali specifici del periodo storico, ma al contempo universalmente umani. Il punto di partenza è una storia vera, sopravvissuta nei racconti mitologici della mia famiglia per la sua particolare intensità. Per molti anni è stata citata, raccontata e ricordata in varie occasioni. Gli eventi relativi all’incontro clandestino dei genitori mi hanno ispirato a scrivere questa specifica variazione del dramma giudiziario”, racconta lo sceneggiatore Petr Jarchovský. Per rendere la storia il più plausibile possibile, e senza tempo, gli autori hanno dotato l’insegnante di molta più sofisticatezza, intelligenza e sex-appeal rispetto alla sua controparte reale.
Con The Teacher, il regista Jan Hřebejk s’ispira a una storia veramente accaduta, per raccontare – tra il grottesco e il reale – i dilemmi morali dell’animo umano nei confini sottilissimi tra debolezza ed egoismo, pietà e dignità, ricatto e fratellanza, attraverso i valori universali e imprescindibili dell’educazione e dell’insegnamento.