Nureyev – The White Crow, il biopic sul leggendario ballerino russo Rudolf Nureyev, giovedì 27 giugno arriverà nei nostri cinema. Il film è stato diretto ed interpretato da Ralph Fiennes e vede Oleg Ivenko vestire i panni del leggendario ballerino.
Il film
Il film – tratto dalla biografia Rudolf Nureyev: The Life scritta da Julie Kavanagh -racconta la vita di Rudolf Nureyev (Oleg Ivenko), dall’infanzia nella gelida città sovietica di Ufa, fino agli anni trascorsi a Leningrado nella scuola di danza. Sfrontato e ribelle, Rudy entrò a far parte della famosa Kirov Ballet Company appena ventiduenne. Con questa compagnia viaggiò a Parigi nel 1961 per la sua prima tournée al di fuori dell’Unione Sovietica. Il suo comportamento anticonformista e la sua frequentazione con la giovane parigina Clara Saint (Adèle Exarchopoulos) non erano viste di buon occhio dagli ufficiali del KGB che lo continuarono a marcare stretto. Al punto che un giorno al ballerino venne negato di andare a Londra con la compagnia ed essere immediatamente rimpatriato per esibirsi al Cremlino. Fu in quel momento che Nureyev si rese conto di pagare caro il prezzo della sua libertà e, di conseguenza, decise di chiedere asilo politico alla Francia.
Nureyev, dai Morris a Fiennes
Il cinema l’aveva recentemente raccontato: lo scorso ottobre era infatti uscito nelle sale italiane Nureyev, il documentario diretto da Jacqui e David Morris che ripercorre la straordinaria vita di un uomo che ha trasformato il mondo della danza diventando un’icona della cultura pop del tempo. Ora al cinema arriva Nureyev – The White Crow, la terza fatica da regista per l’attore Ralph Fiennes che in questo film si è ritagliato anche un ruolo (interpreta Alexander Pushkin, un famoso insegnante di danza). Il regista ha spiegato: “il film è un ritratto dell’artista da giovane, con tutti i suoi contorni frastagliati e la sua solitudine, la sua immaginazione e la sua malizia. C’è una durezza e una spietatezza in lui, ma è la giovinezza che cerca di realizzare se stessa“.
Oleg Ivenko è Nureyev
Rudolf Nureyev è diventato una leggenda della danza, a tal punto che sono in molti a considerarlo “il più grande ballerino di tutti i tempi“. Per esprimere la sua arte, Nureyev ha seguito la sua vocazione e ha ascoltato la sua voce interiore. È stato ispirato da dipinti, da opere d’arte, da libri e dalle persone che lo hanno esortato a dare il massimo. Ad interpretarlo nel film è stato il giovane Oleg Ivenko che lo ha descritto così: “Rudolf aveva un’incredibile energia che ha portato sul palco, ha lavorato molto duramente al massimo delle sue capacità. Ha donato la sua energia al pubblico, che non ha potuto fare a meno di applaudirlo. L’energia emanata era così potente che la sentivano tutti, i suoi compagni e l’intero corpo di ballo che danzava accanto a lui. Sentivano tutti che era qualcosa di straordinario. Poteva fare cose impossibili“.