Questa sera debutterà al cinema VinoDentro, l’opera di Ferdinando Vicentini Orgnani che muove dal romanzo Vino Dentro di Fabio Marcotto con Vincenzo Amato, Pietro Sermonti, Daniela Virgilio e con la partecipazione di Giovanna Mezzogiorno e Lambert Wilson. La fotografia è del candidato all’Oscar Dante Spinotti mentre la colonna sonora è firmata da Paolo Fresu.
Una storia faustiana tra il noir e la commedia: per Giovanni Cuttin (Vincenzo Amato) tutto è cominciato con il primo sorso di vino della sua vita. Un “Marzemino”, un vino tipico della provincia di Trento, citato da Lorenzo Da Ponte nel suo libretto per il “Don Giovanni” di Mozart. Nell’istante in cui assapora quella goccia di nettare rossosangue Giovanni avverte una sorta di piacevole e misteriosa esplosione dei sensi, e da quell momento in poi la sua natura si trasforma.
Vincenzo Amato
In tre soli anni, da timido impiegato di banca e marito fedele diventa il più importante e stimato wine-writer italiano. La sua vita si dipana di successo in successo tra degustazioni pubbliche, convegni e presentazioni del suo libro autobiografico, Vinodentro. Proprio come gli aveva predetto l’enigmatico “Professore” (Lambert Wilson) che lo aveva convinto ad assaggiare il suo primo bicchiere di vino. L’unico evento che il “Professore” con il suo accento straniero e i suoi penetranti occhi blu, non gli aveva predetto era che presto sarebbe stato accusato dell’omicidio di sua moglie Adele (Giovanna Mezzogiorno).
Giovanna Mezzogiorno
Mentre viene messo sotto torchio dal commissario Sanfelice (Pietro Sermonti), Giovanni si trova a riflettere sugli ultimi tre anni della sua vita, dominati da un’unica e folle passione: il vino. Nonostante il metodo razionale del commissario Sanfelice, l’investigazione si addentra in un terreno scivoloso, ai confini della realtà, dove è sempre più difficile distinguere i fatti dalla loro proiezione onirica.
VinoDentro, ha coinvolto molto Ferdinando Vicentini Orgnani, cresciuto in Friuli in mezzo a un grande vigneto, figlio di produttori di vino dal 1946: “Sono convinto che un film italiano sull’argomento potrebbe interessare un pubblico molto ampio anche fuori dai nostri confini” ha commentato.
Il regista con Amato e la Mezzogiorno
Per il regista la cosa più complessa “è stata certamente quella di reinventare un linguaggio che riproduca con altri mezzi il viaggio olfattivo nello spazio astratto che avviene nella mente di un esperto di vino, con la continua invenzione e la ricerca di una perfetta definizione che si trasforma non appena è stata enunciata… che sfugge sempre, perché il senso sta proprio in questa dinamica”.
“VinoDentro gravita intorno al mondo del vino e alla sua affascinante ritualità, lontano dagli stereotipi e dalle imprecisioni che spesso il cinema ha usato avvicinandosi a questo tema”
Ferdinando Vicentini Orgnani
