6 agosto 2018. Calcutta riempie l’Arena di Verona con un sold out annunciato mesi prima. La serata che ha emozionato 13.000 persone si trasforma in un evento cinematografico per tutti quelli che avrebbero voluto esserci: Calcutta – Tutti in Piedi arriverà infatti nelle sale solo dal 10 al 12 dicembre. Un film-concerto diretto da Giorgio Testi e distribuito dalla Lucky Red (prevendite su: www.calcuttatuttiinpiedi.it).
Calcutta, al secolo Edoardo D’Erme, classe 1989, è stato il primo artista indipendente italiano ad organizzare un live in uno stadio, il Francioni della sua città natale Latina, e soprattutto in un luogo “sacro” per la musica mondiale: l’Arena di Verona. In maniera quantomeno bizzarra rispetto alle regole del music business, sono stati questi gli unici due concerti estivi a sostegno dell’uscita di Evergreen, terzo album che ha riconfermato Calcutta come musicista unico nel suo genere.
Un disco che pur essendo musicalmente diverso dal caso discografico Mainstream, ha mantenuto le peculiarità che hanno conquistato i cuori di migliaia di ascoltatori italiani, facendoli definitivamente innamorare. Impossibile non cercare di fermare con un film concerto questo momento di grazia del musicista pontino, e quale occasione migliore del live sold out all’Arena di Verona, per far vivere (e rivivere ai presenti) questa esperienza a chi avrebbe voluto esserci e non c’era? Il film ripropone le emozioni di quella serata: il calore del pubblico, l’immaginifico susseguirsi dei visual coordinati da Filippo Rossi, la band, le coriste, Dario Brunori e Francesca Michielin.
Alla regia Giorgio Testi che ha spiegato: “questo è più di un concert film, è un vero e proprio viaggio intimo all’interno del mondo artistico e privato di Calcutta, fatto di canzoni, amicizie, ricordi, collaborazioni, ma anche fatto di aspetti visuals (grafiche e short films) che appartengono al suo immaginario quotidiano, e che brano dopo brano raccontano storie o semplicemente aumentano le emozioni del concerto in maniera originale. La mia è stata una trasposizione in immagini veritiera, un approccio puramente “observational”, nella splendida cornice dell’Arena di Verona. Volevo restituire l’essenza del concerto sul grande schermo, mantenendo costante quel senso di intimità tra artista e pubblico che contraddistingue ogni performance di Calcutta“.