Giovedì 2 settembre, ci sono due titoli degni di nota che verranno presentati alla 78 Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta di Ricostruire Insieme – Biennale Architettura 2021, il documentario di Graziano Conversano che sarà presentato come Proiezione Speciale e Atlantide, il film diretto dal videoartista e regista Yuri Ancarani che invece sarà proiettato all’interno della sezione Orizzonti.
Atlantide
Daniele (Daniele Barison) è un giovane di Sant’Erasmo, un’isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti, ed è emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei, i quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sulla elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record, che lo porti in testa alla classifica. Ma tutto ciò che fa per realizzare il suo sogno e guadagnarsi il rispetto degli altri finisce per rivoltarglisi contro, tragicamente. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico.
Yuri Ancarani racconta…
“Atlantide è un film nato senza sceneggiatura. I dialoghi sono rubati dalla vita reale, e la storia si è sviluppata in divenire durante un’osservazione di circa quattro anni, seguendo la vita dei ragazzi. Questo metodo di lavoro mi ha dato la possibilità di superare il limite di progettazione tradizionale nel cinema: prima la scrittura e poi la realizzazione. Così il film ha potuto registrare in maniera reattiva questo momento di grande cambiamento di Venezia e della laguna, da un punto di vista difficile da percepire, attento allo sguardo degli adolescenti. Il desiderio di vivere così da vicino le loro vite, dentro i loro barchini, ha reso possibile tutto il resto: il film si è lentamente costruito da solo“.
Ricostruire Insieme – Biennale Architettura 2021
Il racconto, narrato dal presidente Roberto Cicutto, dei temi e dei protagonisti della 17. Mostra Internazionale di Architettura, che il curatore Hashim Sarkis ha voluto compendiare in una domanda cruciale: How will we live together? Saremo in grado di realizzare uno stile di vita pacifico; inclusivo per tutti gli esseri viventi che popolano il pianeta; ma anche rispettoso degli individui che chiedono equità, solidarietà, giustizia sociale, e naturalmente dell’ecosistema?
La domanda echeggia in un mondo attraversato da una grande crisi globale, tra diseguaglianze economiche, il cambiamento climatico che fa sentire i suoi effetti catastrofici in ogni parte del globo e una grande pandemia ancora in corso. La crisi ci costringe a ripensare al modo in cui viviamo e sfruttiamo le risorse, e questo fa dell’attuale stagione della Biennale un’occasione in cui provare a dare risposta ai maggiori interrogativi del nostro tempo. Con il contributo di architette e architetti provenienti da ogni luogo del mondo, anche da aree un tempo non adeguatamente rappresentate, che portano alla ribalta sensibilità e proposte nuove.
Graziano Conversano racconta…
“La nostra civiltà è stata colpita da una profonda crisi che ha investito ogni ambito dell’esistenza umana; un intervento tempestivo è necessario per sanare profonde diseguaglianze imperanti. La pandemia ci ha obbligati a riesaminare le nostre convinzioni ed è diventata l’occasione per ripensare al nostro stile di vita. Più delle edizioni passate, questa Biennale Architettura è l’occasione per concepire nuove geografie in cui pacifismo, equità, solidarietà, giustizia sociale e sostenibilità ambientale sono punti di partenza per una ricostruzione collettiva“.