Nell’ultimo giorno di gara, alla Mostra del cinema di Venezia arriva il quarto film italiano in Concorso: Per Amor Vostro di Giuseppe M. Gaudino, pellicola girata quasi interamente in un emotivo bianco e nero, tra Napoli e Pozzuoli, con protagonista una grande Valeria Golino, affiancata da Massimiliano Gallo e Adriano Giannini. Il film uscirà al cinema giovedì 17 settembre.
Anna (Valeria Golino) è stata una bambina spavalda e coraggiosa. Oggi, è una donna “ignava”, che da vent’anni ha smesso di vedere quel che davvero accade nella sua famiglia, preferendo non prendere posizione, sospesa tra Bene e Male. Per amore dei tre figli e della famiglia, ha lasciato che la sua vita si spegnesse, lentamente. Fino a convincersi di essere una “cosa da niente”.
La sua esistenza è così grigia che non vede più i colori, benché sul lavoro – fa la “suggeritrice” in uno studio televisivo – sia apprezzata e amata. Anna ha doti innate nell’aiutare gli altri, ma non le adopera per se stessa. Non trova mai le parole né l’occasione per darsi aiuto.
Quando finalmente, dopo anni di precariato, riesce a ottenere un lavoro stabile, inizia il suo affrancamento da questo stato. Anche dal marito (Massimiliano Gallo), del quale decide finalmente di liberarsi. Da quel giorno affronta le tante paure sopite negli anni, come quella di affacciarsi al balcone di fronte al mare della sua città, Napoli.
Perché sa che quel mare è per lei un oracolo. Il mare, unico elemento ancora non contaminato dal suo sguardo grigio, colorato, immenso. Tra abisso e rinascita, combattuta tra forze contrapposte, il personaggio di Anna, donna fragile e forte, si trova a dover rivoluzionare la propria vita.
“Anna – spiega Valeria Golino – negli anni ha accettato, per amore degli altri, talmente tante cose che la sua vera natura si è “appannata”, fino a smarrirsi. E a tramutarsi in quell’Inferno che le è accanto ogni giorno e che lei non sa vedere”. Per l’attrice la storia del film è “la storia di questo ritorno all’origine, un percorso verso il disvelamento delle cose, verso la luce”.
“Ho sempre visto Napoli come una metropoli che si sviluppa su due livelli: uno sotterraneo, pieno di catacombe, cimiteri, ipogei, un altro sopra il livello del mare, agitato da rara vitalità”
Valeria Golino