Tra i film più attesi della 76. Mostra del Cinema di Venezia c’è sicuramente The Laundromat, il film diretto da Steven Soderbergh che verrà presentato oggi in Concorso. Protagonista un cast stellare composto da: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Jeffrey Wright, Matthias Schoenaerts, James Cromwell e Sharon Stone.
The Laundromat
Quando la sua vacanza idilliaca prende una piega inattesa, Ellen Martin (Meryl Streep) comincia a fare ricerche su una polizza assicurativa falsa, per ritrovarsi in un giro infinito di loschi traffici, riferibili a uno studio legale di Panama specializzato nell’aiutare i cittadini più ricchi del mondo ad accumulare fortune ancora più grandi. Gli affascinanti – ed elegantissimi – soci fondatori Jürgen Mossack e Ramón Fonseca (Antonio Banderas e Gary Oldman) sono esperti nel trovare soluzioni seducenti, attraverso società fittizie e conti offshore, per aiutare i ricchi e potenti a prosperare. Ci mostreranno che il problema di Ellen è solo la punta dell’iceberg dell’evasione fiscale, delle tangenti e di altre assurdità con le quali i super ricchi sostengono il sistema finanziario corrotto del mondo.
Il film – un adattamento di Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite del reporter investigativo e vincitore del premio Pulitzer Jake Bernstein – sfreccia attraverso un caleidoscopio di comiche deviazioni in Cina, Messico, Africa (via Los Angeles) e Caraibi, fino all’incidente dei Panama Papers del 2016, occasione in cui i giornalisti fecero trapelare i documenti segreti criptati dei clienti di alto profilo di Mossack Fonseca.
American Skin di Nate Parker
Sempre oggi, nella sezione Sconfini, verrà presentato American Skin, pellicola diretta da Nate Parker, fratello del regista Spike Lee. Protagonista è Lincoln Jefferson (Nate Parker) è un veterano del corpo dei Marines e lavora come custode in un prestigioso liceo della California: un lavoro che si è trovato per garantire l’iscrizione alla scuola del figlio quattordicenne, KJ. Una notte, Lincoln e KJ vengono fermati dalla polizia e l’alterco che ne scaturisce culmina nel ferimento fatale del ragazzo disarmato. Fiducioso che la giustizia farà il suo corso e garantirà un regolare processo, Lincoln è sgomento quando apprende che l’agente responsabile di avere premuto il grilletto rimarrà impunito e tornerà regolarmente in servizio senza essere rinviato a giudizio. Il protagonista prende disperatamente in mano la situazione e si trova coinvolto in una serie di eventi che spera renderanno giustizia al figlio.
Con questo film Nate Parker ha voluto rispondere “alle innumerevoli ingiustizie e divisioni in essere nel nostro Paese, ho messo a punto un servizio di pubblicità progresso uno spunto di riflessione che spero sfiderà il sistema di oppressione, promuovendo un dialogo profondamente necessario tra le forze dell’ordine e i membri della comunità di colore. Questo progetto darà il via a un forum pubblico in cui ogni individuo su entrambi i fronti potrà esternare liberamente i sentimenti che nutre nei confronti delle circostanze che determinano molte delle decisioni prese e che impattano sia la vita dei cittadini che dei responsabili dell’applicazione della legge“.
American Skin, secondo la volontà del regista/protagonista, “esplorerà i divari spesso creati dalla storia, dalla politica e dai media che inficiano la sana comunicazione e le relazioni tra i cittadini della nostra nazione. Riusciremo in questo intento spingendo questi gruppi di persone a fare parte congiuntamente di un ambiente controllato. La mia speranza è che questo dialogo possa sanare queste relazioni interrotte e servire come misura preventiva, incoraggiando entrambe le parti a fermarsi un attimo, un attimo che può salvare una vita“.