Domenica 6 febbraio alle ore 17.30 presso Cineteca Milano MIC si terrà un appuntamento davvero speciale con la presentazione del nuovo DVD della collana I Tesori del MIC, Villa Falconieri (Giulia Antamoro, Richard Oswald, 1928), una storia che merita di essere raccontata. Presentano il film Matteo Pavesi, Direttore di Cineteca Milano, e Luigi Miraglia, Direttore Accademia Vivarium novum. Accompagnamento musicale live di Francesca Badalini. I primi venti spettatori saranno omaggiati con una copia del dvd.
Villa Falconieri
Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Richard Voss, autore tedesco che aveva trascorso un lungo periodo presso la Villa Falconieri a Frascati, alle porte di Roma. Suggestionato dalla bellezza del luogo e dalla vita mondana romana, il Voss scrive una storia di seduzioni, amori e conflitti che intrecciano alata borghesia e ceto popolare. Al crepuscolo della stagione del cinema muto, il film, una coproduzione italo-tedesca, restituisce una cifra espressiva moderna e internazionale. La splendida fotografia di Giovanni Vitrotti regala allo spettatore inquadrature ricercate che immortalano le ultime dive del muto: Maria Jacobini, Elena Sagro, Eva Gray. Il film, ritenuto scomparso, è stato ritrovato, grazie a una ricerca dell’Accademia Vivarium novum, nel 2018 nell’Archivio Film di Cineteca Milano che ne ha curato il restauro. Il film ha ottenuto il prestigioso label del Lumière Festival di Lione, 2021.
Il restauro
Il negativo originale 35mm d’epoca su supporto nitrato si trovava in un discreto stato di conservazione. È stato quindi necessario un processo di restauro analogico per il ripristino dei frastagli danneggiati e la riparazione delle lacerazioni a cui è seguita una scansione a 4K e un restauro digitale che ha eliminato righe e spuntinature. I colori del film sono stati ripristinati e corretti sulla base di alcune indicazioni appuntate sulla sceneggiatura definitiva. Poiché molte parti della pellicola erano state tagliate e collocate causalmente all’interno dei 6 rulli che compongono il film, è stato necessario un riordino filologico delle sue parti. Ciò è stato facilitato dalla presenza di numeri scritti sul bordo della pellicola in prossimità dei cambi di inquadratura utilizzati proprio per indicare l’ordine delle sequenze da assegnare in fase di montaggio.