Uno straordinario Vincent Cassel è il protagonista di Partisan, l’acclamato e potente primo lungometraggio di Ariel Kleiman (2015) che dal 20 aprile sarà disponibile in Home-Video distribuito da Koch Media. Con un ritmo incalzante, il film cattura lo spettatore dentro un mondo claustrofobico, governato da un codice morale deformato, dove lo sguardo si apre su visuali sconcertanti.
Alexander (Jeremy Chabriel) è il maggiore di numerosi bambini che vivono in una struttura situata nella periferia di una piccola cittadina. Tra le mura di questa struttura, Alexander è stato cresciuto da un patriarca solitario di nome Gregori (Vincent Cassel), sua madre Susanna e un gruppo di donne – madri degli altri bambini e tutte parte della sua famiglia estesa. Gregori è una figura misteriosa, carismatica e affascinante. Ha creato un porto sicuro e nel corso degli anni ha ampliato la sua famiglia estesa, offrendo ai vari “reclutati” un’alternativa idilliaca alla realtà infernale che secondo lui si trova al di là delle mura della struttura.
È un mondo colorato ed energico, dove la libertà di espressione e la creatività sono incoraggiati tramite educazione aperta e notti al karaoke. Ma è anche un ambiente completamente e totalmente chiuso in se stesso. Alexander è come ogni altro ragazzino: giocoso, curioso e un po’ ingenuo. Ma è anche un killer perfettamente addestrato. Educati a fare affidamento solo sugli insegnamenti dei loro genitori, Alexander e i suoi coetanei abbandonano la tranquillità e la sicurezza della loro comunità per eseguire gli ordini di Gregori.
Nonostante la loro naturale freddezza, ai loro occhi le loro missioni da assassini hanno sempre avuto un’apparente innocenza e i bambini non hanno mai compreso appieno la gravità delle loro azioni. Atletico, sveglio e il preferito di Gregori, Alexander festeggia il suo undicesimo compleanno. Pochi giorni dopo, Gregori torna alla struttura con Rosa, una fragile e giovane madre che è stata isolata dal mondo esterno. Rosa si unisce alla comunità insieme al suo figlio appena nato e al suo figlio undicenne, Leo. È chiaro sin dal primo momento che Leo è diverso dagli altri bambini, sia a livello emotivo che sociale. Ha passato molto tempo nel mondo esterno e disobbedisce a ogni singola parola di Gregori.
Posto di fronte a un atto spregevole, Leo reagisce e si ribella a Gregori di fronte all’intera comunità. Non avendo mai assistito a un simile comportamento, Alexander è sia stupito che incuriosito dall’accaduto. Quando Leo nei giorni successivi scompare, Alexander si sente tradito e confuso. Cominciando a ragionare autonomamente, inizia a mettere in discussione gli insegnamenti di Gregori – comprese le sue missioni da killer. All’avvicinarsi del suo dodicesimo compleanno, Alexander vede gli insegnamenti di Gregori su cosa è giusto e cosa è sbagliato sotto una luce completamente nuova, finché la tensione tra i due non porta Alexander a compiere un atto tragico e irrevocabile.
L’idea del film è nata all’inizio del 2010, quando Ariel Kleiman si è imbattuto in un articolo del New York Times che parlava della compravendita di bambini assassini in Colombia, i cosiddetti sicarios: “al di là della natura orrorifica delle storie e delle azioni commesse da questi bambini – spiega il regista – non saprei dire perché mesi dopo l’immagine di un bambino che sparava a un uomo adulto fosse rimasta nella mia testa così ostinatamente”. A Kleiman serviva un’immagine surreale per iniziare a scrivere il film.
Una scintilla che è scattata “quando ho letto per caso una citazione di uno dei miei eroi del mondo del cinema, Luis Buñuel, il maestro del surrealismo, che aveva detto una frase tipo “non riesco a immaginare un’immagine più surreale di un uomo che spara a un altro uomo”. Il regista non voleva raccontare una storia che parlasse specificamente dei sicarios colombiani. Al contrario voleva “liberare la loro storia di tutti i fattori economici e socio-politici inerenti a quella precisa realtà, volevo raccontare una storia molto semplice e umana, qualcosa di universale, ambizioso e mitico sulla relazione tra ragazzini e adulti”.
Quegli adulti che vedono “il mondo in un certo modo e cercano di trasmettere la loro visione ai loro figli, una storia sul potere del pensiero indipendente e sulla tragedia di bambini a cui non è permesso vedere il mondo attraverso occhi sereni e ottimisti”. Per questo il regista ha spesso pensato al film come fosse una fiaba: “sotto diversi punti di vista effettivamente si tratta della fiaba del Pifferaio Magico. Nella nostra versione, lo strumento ipnotico di Gregori non è un piffero ma la sua bocca”.
Gregori è arrabbiato, infuriato con il mondo intero e, quasi per vendicarsene, allontana dalla società queste madri e i loro figli: “è un po’ come se il film riprendesse la storia dal momento in cui i bambini sono stati portati nella caverna del Pifferaio dove quest’ultimo elargisce insegnamenti e li incoraggia a odiare la gente esattamente quanto la odia lui. Gregori ottiene questo risultato con la scusa che la vita in questa “caverna” è più felice e sicura, ma tutto deriva dalla sua stessa anima danneggiata”.
L’undicenne Alexander è in quel momento della sua vita in cui inizia a pensare indipendentemente e Partisan è in gran parte narrato dal suo punto di vista emotivo: “il pubblico si unisce ad Alexander nel suo viaggio fuori dall’infanzia, condivide la sua adorazione e il suo amore per Gregori, il suo benessere all’interno della struttura, la sua paura per il mondo esterno e coloro che vi abitano e la sua confusione nel momento della presa di coscienza”.
“Vorrei che ogni film che giro portasse il pubblico a fare un viaggio. Adoro quando un film ci lancia in un mondo strano, estremo e imprevedibile”
Ariel Kleiman
EXTRA – Partisan, dal 20 aprile in Home-Video
Partisan sarà disponibile in Dvd e Blu-Ray a partire dal 20 aprile, distribuito da Koch Media.
Dati tecnici:
DVD
Durata: 95 min
Formato: 2:35:1; 16/9
Audio: Italiano Dolby 5.1 Italiano DTS 5.1 Inglese Dolby 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Interviste a Ariel Kleiman (regista); Vincent Cassel
BLU-RAY
Durata: 99 min
Formato: 2:35.1; 1080p
Audio: Italiano DTS HD; 5.1 Inglese DTS HD 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Interviste a Ariel Kleiman (regista); Vincent Cassel