Dal 9 gennaio 2020 è disponibile – edito da Emons: Libri&Audiolibri – All’Ombra di Julius, il romanzo scritto da Elizabeth Jane Howard nel 1965. A dar voce alle sue parole è stata l’attrice Viola Graziosi che nel 2019 si è vista conferire da Audible il Certificato di Eccellenza Miglior Voce di Audiolibri “per la sua eccezionale performance e costante dedizione”.
All’Ombra di Julius
Il romanzo di Elizabeth Jane Howard è ambientato nella Londra degli anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni dalla morte di Julius, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite dei suoi cari. Emma, la figlia minore, lavora nella casa editrice di famiglia e rifugge spaventata dagli uomini. Al contrario, Cressida, la maggiore, cerca di placare la sua brama d’amore con una girandola di uomini sposati. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, vive sprofondata nella routine domestica. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo due decenni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini si ritrovano a passare un fine settimana tutti insieme in campagna e saranno giornate intense, catastrofiche e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.
La voce di Viola Graziosi
La lettura di Viola Graziosi – tra le voci più belle ed apprezzate (negli ultimi tre anni e mezzo ha dato voce a 30 libri, per Emons, Mondadori, Feltrinelli, Laterza e Audible Studios) – ci fa immergere nella storia scritta dalla Howard con intensità e grazia. Ogni personaggio, ha una voce e un’anima ben riconoscibile. Viola Graziosi infatti lavora quasi “all’impronta”. Prima di iniziare a registrare con il microfono, “scorre” il libro per conoscerne i personaggi, gli snodi, il ritmo e la densità della scrittura. Non prepara nulla e non scivola nella pura esibizione o nel compiacimento: resta in ascolto dell’autore. Per la Graziosi farsi “voce” vuol dire passare da occhi che leggono a orecchie che ascoltano, è una responsabilità, vuol dire mettersi al servizio, perché chi ascolta vuole ricevere il romanzo non una personale interpretazione di chi lo legge.
Lettore-Ascoltatore, un rapporto privilegiato
“L’unica differenza tra interpretare un personaggio e dare voce a un libro è per il privilegio dell’intimità che si crea con l’ascoltatore – racconta Viola Graziosi – è un rapporto a due, una relazione privilegiata, racchiude un segreto. Infatti la differenza sta nel mezzo che si usa per comunicare: un microfono che si rivolge a delle orecchie. Così si tolgono di mezzo tante distrazioni che a volte confondono, è un canale diretto. Per un’attrice è bellissimo perché interpretare un libro è come far suonare un’orchestra! Ci sono così tanti personaggi, passaggi, sfumature. Giochi su tutte le corde della sensibilità“.