Da domenica 22 novembre su Rai1 – per sei prime serate – andrà in onda Vite In Fuga, la serie diretta da Luca Ribuoli con protagonisti Anna Valle, Claudio Gioè, Giorgio Colangeli, Francesco Arca, Tobia De Angelis, Tecla Insolia, Federica De Cola, Pierpaolo Spollon e con la partecipazione di Barbora Bobulova. Si tratta di una storia universale e intergenerazionale, un drama dotato di assonanze con lo spirito drammatico eppure carico di potenzialità del tempo che stiamo vivendo.
La serie
Cosa sappiamo delle persone che amiamo? Crediamo di conoscere tutto di loro. Viviamo al sicuro, protetti da questa certezza, senza mettere in conto che ognuno di noi ha una parte segreta che non confessa nemmeno a sé stesso. Solo un evento traumatico, un violento squarcio nel velo della finzione che ci protegge, può rivelare la nostra natura più profonda e quella delle nostre relazioni. Solo allora, liberi dai ruoli che ci siamo scelti o che ci sono capitati, scopriamo chi siamo davvero e cosa si nasco nde dietro le maschere della vita quotidiana. Vite In Fuga è l’avventura straordinaria di una famiglia normale, al centro di un grande intrigo di cui non conosce ragioni e confini.
Claudio (Claudio Gioè) e Silvia Caruana (Anna Valle) hanno denaro, rispettabilità, un matrimonio che dura da vent’anni e due figli che non hanno mai dato problemi. Finché un giorno Claudio finisce sotto inchiesta per lo scandalo finanziario della Banca per cui lavora, riceve numerose minacce e, quando il collega e amico Riccardo (Marco Cocci) viene trovato morto, il principale indiziato dell’omicidio sembra essere proprio lui. La fuga appare l’unica soluzione possibile. Per sottrarsi alle minacce, scoprire la verità sull’omicidio di Riccardo e riabilitare il proprio nome, Claudio accetta l’aiuto di Cosimo Casiraghi (Giorgio Colangeli), ex agente dei Servizi segreti, che offre ai Caruana identità fittizie e un futuro nuovo di zecca da iniziare lontano, sotto mentite spoglie, tra i monti dell’Alto Adige. Per i Caruana inizia un percorso fatto di pericoli, dubbi, sospetti, sorprese scioccanti, un percorso doloroso ma necessario che li condurrà alla verità e a riscoprire gli autentici valori che li avevano uniti. È la storia di un viaggio, di una esistenza che si spezza e ricomincia da un’altra parte, sulla base di nuove consapevolezze; i protag onisti passeranno da una vita agiata a Roma a una vita incerta e sotto copertura, da inventare giorno dopo giorno. Dal caos consueto e rassicurante della metropoli ai silenzi, ai panorami imponenti delle Alpi. Il silenzio che lascia spazio all’ascolto dell a propria voce interiore. Una vita nuova in cui perdersi e ritrovarsi.
Luca Ribuoli racconta…
“La famiglia Caruana fugge. Sceglie la fuga come sopravvivenza. È Inaccettabile per la nostra società. Fuggire equivale nell’immaginario collettivo all’abbandono e alla resa. Ma per la famiglia Caruana la fuga ha il valore della speranza. Speranza di cosa? Di un mondo diver so? di un incontro inaspettato? Di uno sconvolgimento di abitudini? Niente di tutto questo. La speranza per i Caruana è solo di poter presto ritornare alla vita che facevano prima. Ogni fuga prevede un viaggio, più o meno lungo, più o meno per icoloso. Il loro viaggio però non sarà solo uno spostamento fisico da un luogo all’altro, sarà anche un viaggio interiore, senza che loro possano opporsi. Il viaggio inaspettato diventerà una rivoluzione interiore. I momenti di crisi possono essere non sol o negativi, ma anche l’occasione di osservare la nostra vita dal di fuori, di vedere tutto quello che abbiamo fatto, vissuto, creduto fino a quel momento, da un altro punto di vista. La verità non ha mai una sola faccia, non è solo quella che possiamo vedere solo con i nostri occhi“.