Ad un mese dalla scomparsa di William Hurt, dal 23 aprile al 15 maggio 2022, presso Cineteca Milano MIC si terrà un omaggio al grande attore statunitense con una rassegna di 7 titoli cult tratti dalla sua filmografia, la maggior parte dei quali presentati in lingua originale con sottotitoli italiani.
Vera e propria icona del cinema degli anni Ottanta, Hurt debutta sul grande schermo con il fantascientifico Stati di Allucinazione (1980), diretto dalla mente folle di Ken Russell. Ma il film che lancia l’attore come nuovo divo del cinema statunitense è Brivido Caldo (1981), omaggio alle atmosfere di classici del noir come La Fiamma Del Peccato di Billy Wilder (1944) e Il Postino Suona Sempre Due Volte (1946, di Tay Garnett). La chimica tra Hurt e la co-protagonista Kathleen Turner è esplosiva e il film è un grande successo. Sarà proprio il regista di Body Heat, Lawrence Kasdan, uno degli autori che meglio saprà valorizzare il talento di Hurt, come nella loro successiva collaborazione Il Grande Freddo (1983), indimenticabile storia di un gruppo di ex compagni di college che, ritrovatisi per il funerale di un amico, tra dolori e nostalgia riusciranno anche a scatenarsi sulle note di Ain’t Too Proud to Beg, cantata dai The Temptations.
L’intensa interpretazione di un carcerato omosessuale, rinchiuso in una cella in compagnia di un prigioniero politico e della propria immaginazione, nel film Il Bacio Della Donna Ragno (1985, di Hector Babenco) frutta a William Hurt l’Oscar come migliore attore protagonista. Hurt raggiunge così il momento più alto della propria carriera, ottenendo altre due nomination all’Oscar consecutive grazie alla storia d’amore tra un insegnante e un’inserviente sordomuta in Figli Di Un Dio Minore (1986, di Randa Haines), e per Dentro La Notizia (1987, di James L. Brooks), dove la bellezza dell’attore sarà funzionale nel caratterizzare il ruolo di un arrivista anchorman televisivo.
L’arrivo degli anni Novanta permette ad Hurt di continuare a lavorare con i maggiori maestri del cinema americano, tra cui Woody Allen in Alice (1990). Quella di William Hurt è stata una straordinaria carriera costellata da capolavori e perle cinematografiche, titoli che Cineteca Milano invita a scoprire e riscoprire, in un omaggio che, come in The Big Chill, può trasformarsi per lo spettatore in una riflessione e in un tenero ricordo di uno dei periodi più energici e indimenticabili del cinema statunitense, oltre che permettere di ammirare l’inesauribile talento di un grande attore.