L’amazzone più famosa al mondo si prepara finalmente a raggiungere il suo pubblico. Da venerdì 12 febbraio, è finalmente disponibile in digitale Wonder Woman 1984, il cinecomic diretto da Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot, Chris Pine e Pedro Pascal. Anche se è ambientato negli anni ’80, il film prova a raccontare il mondo contemporaneo e, inevitabilmente, non può che mettere al centro della narrazione una donna forte, moderna, e indipendente.
Wonder Woman a portata di click
Sequel del primo capitolo uscito nel 2017, questa nuova avventura era prevista per fine 2019 ma, causa pandemia, ha subito numerosi ritardi: prima è slittato ad inizio 2020, poi è stato spostato in autunno e adesso siamo giunti a febbraio 2021. Non è più possibile attendere, il film deve uscire e uscirà in grande stile, sui migliori schermi… e sui migliori divani, disponibile a noleggio sui principali servizi di streaming. In questo sequel, Diana Prince (Gal Gadot) dovrà vedersela con una sorta di nemesi, una donna-ghepardo di nome Cheetah (Kristen Wiig) e il malvagio affarista Maxwell Lord (Pedro Pascal, protagonista di Mandalorian), personaggio che a molti ha ricordato il primo Donald Trump, un riferimento decisamente allineato al presente, anche se tutta la pellicola è ambientata nei scintillanti anni ‘80, dalle musiche ai costumi.
Una figura di ispirazione
Ideata come controparte femminile di Superman, Wonder Woman è nata nel 1941 dalla matita di William Moulston Marston per la casa editrice DC Comics. Negli anni Wonder Woman ha rappresentato l’ispirazione perfetta per le donne di tutto il mondo. Icona femminista, pacifista, nel 2016 è stata addirittura testimonial di una campagna delle Nazione Unite per l’empowerment delle donne. Quando il primo capitolo è uscito in sala, per la casa produttrice Warner è stata una ventata di ottimismo: dalle cupe contraddizioni di Batman, ad una luminosa avventura action. Una storia lineare, semplice – per piacere a tutti e rifarsi al meglio della produzione dei rivali della Marvel – e una protagonista perfetta per ogni combattimento. Bella, bianca, alta… e con un costume sexy e succinto. Ma è questo l’ideale di donna attuale, inclusivo e non stereotipato?
Bella e guerriera. Può bastare oppure no?
Il tranello è dietro l’angolo. La società contemporanea cerca di proporre modelli non necessariamente affascinanti e infallibili, bensì donne determinate, sfaccettate, profonde, che sappiano accettare i proprio limiti, e da questi trarne il meglio. Questa incarnazione DC lascia ancora qualche dubbio. Diana Prince è una donna affascinante, forte e combattiva, interpretata da un’attrice altrettanto splendida. Ma nel primo capitolo era l’incontro con un uomo, il personaggio di Chris Pine, la molla che faceva scattare la sua emancipazione, ed era sempre l’uomo che, sul finale, compiva un gesto eroico al posto di Diana, il sacrificio massimo, mentre lei si faceva da parte. Per esprimersi ed essere un esempio di femminilità occorre forse un riferimento più coerente, abbandonare quello stereotipo di impeccabile perfezione e, al contempo, evitare poi di cadere in pieno nello situazione della classica damigella in pericolo, che solo l’uomo può salvare. Occorre una rappresentazione differente. Ma quale?
Ora tocca a loro
Arrivati a questo punto bisogna evitare di incorrere nel rischio mansplaining, il voler spiegare la situazione femminile da parte di un uomo, o comunque da chi crede di averne più competenza rispetto a chi legge o ascolta. In Wonder Woman 1984 la regista Patty Jenkins è una delle poche donne che si è fatta strada ad Hollywood, la prima che ha diretto cinecomic di questo genere. Gal Gadot, qui anche nel ruolo di produttrice, non è solo un’attrice ed ex-modella, ma è anche stata soldato e istruttrice nell’esercito israeliana, oltre che madre di due figlie. Insomma, Jenkins e Gadot si sono guadagnate sul campo il diritto di poter raccontare la loro versione di una donna guerriera. Facciamoci da parte e ascoltiamole. Con Wonder Woman hanno compiuto il primo passo, oggi con 1984 compiono il secondo. E ci aspettiamo grandi cose da questo e dai prossimi film che seguiranno. Che siano realizzati con la sensibilità di donne contemporanee, che raccontino di donne nel modo più appropriato, e che propongano il miglior modello di donna che possa ispirare il pubblico. Maschile e femminile.
Come vederlo
Wonder Woman 1984 è disponibile sui principali servizi di streaming, per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, Timvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, oltre che per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.
Enrico Banfo