Solo dal 19 al 21 marzo arriva nelle sale Zerovskij – Solo per Amore, lo spettacolo ideato, scritto e diretto da Renato Zero. Registrato nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona, Zerovskij è l’omonimo tour che la scorsa estate ha registrato ovunque il sold out, sorprendendo ed entusiasmando la critica e il pubblico. Un progetto live che vede anche la partecipazione di Pino Insegno (che dà la voce a Dio) e Gigi Proietti.
Stazione Terra, ultima frontiera possibile del nostro tempo. Dio medita sulla bellezza del disegno originario devastato dalla cupidigia dell’uomo e accenna misteriosamente ad un nuovo progetto per il mondo. Treni e sogni intanto partono e arrivano, contrappuntati dagli annunci degli altoparlanti e da improbabili spot pubblicitari. Zerovskij è il capostazione; della stazione ha fatto la sua casa e la sua famiglia; fischia e regola transiti e passaggi. All’improvviso l’altoparlante annuncia la fuga di due loschi individui, Adamo ed Eva, fuggiaschi da secoli. Mentre si affaccia tra i binari Tempo che inveisce contro i passeggeri, rei di aver perduto riferimenti, memoria e occasioni, Zerovskij ritrova Enne Enne, un ragazzo abbandonato che proprio lui anni prima ha raccolto in fasce in un vagone dismesso.
Ma tutti i sentimenti sono in pericolo perché irrisolto è il dialogo tra Amore, ridotto dagli eventi del mondo alla paralisi, e Odio che continua a sponsorizzare la perdizione come il massimo divertimento. Nella confusione Morte è alla ricerca della sua prossima preda e punta il fragile e demotivato Enne Enne. Dall’altoparlante intanto viene annunciata la morte della Cultura, insieme a sterili promesse di felicità tramite chirurgia plastica, sesso facile e viaggi premio per un futuro già passato. Sembra definitivamente tramontare il disegno di Dio.
È sola Eva, che denuncia la sua condizione di donna martirizzata da Adamo e dalla vita. È solo Adamo, che scappa, vigliacco e insoddisfatto come sempre. È solo Tempo, mai puntuale ai più importanti appuntamenti. È sola Morte, che si vede interdetta sull’uscio degli ospedali dove anime senza futuro chiedono solo rispetto per le proprie decisioni. Sono soli Odio e Amore, che si rinfacciano le loro inadeguatezze. Ed è solo Enne Enne, che medita di lasciare la vita.
Ma Morte con coraggio rompe la catena e decide di chiudere gli occhi e risparmiare il ragazzo. Sembra l’inizio di una rinascita collettiva. Enne Enne rinuncia al suicidio e riceve l’investitura di nuovo capostazione da Zerovskij; Adamo ed Eva si ricongiungono per l’ennesima volta nella Storia dell’Umanità; Morte cambia pelle e torna Vita. Zerovskij, svelando a sorpresa la sua identità di angelo terreno in società con Dio, sente di aver finalmente completato il suo compito. Ma all’improvviso suona una campanella. È il momento della medicina per tutti i presenti. La ricreazione è finita?
Un teatro totale
Il 20 marzo 2017 Renato Zero annuncia quello che sarà il suo progetto più ambizioso di tutta la carriera: Zerovskij Solo per Amore, un doppio album ed un live senza precedenti. Il 12 maggio viene pubblicato il nuovo lavoro discografico, composto da 19 brani inediti che saranno al centro dell’omonimo progetto live, mentre Il 1 ° luglio 2017 inizia dal Centrale live di Roma la tournée. Zerovskij Solo per Amore risulta essere un progetto libero da qualsiasi definizione, non è un concerto e neanche un musical, ma una vera e propria nuova forma di spettacolo, una sorta di “teatro totale” che, con un eccezionale dispiegamento di forze artistiche, fonde musica alta, prosa e cultura pop.
Una grande produzione
Renato Zero porta in scena con se un’orchestra di 61 elementi, 30 coristi e 7 attori. Un’operazione artistica e sociale che ha illuminato tante risorse del nostro Paese sempre più delegittimato nei suoi pilastri fondanti: l’arte e la cultura. Il tour Zerovskij Solo per Amore è stato arricchito anche dall’importanza artistica delle location scelte. Dopo le prime cinque date di Roma, la tournée è proseguita su altri prestigiosi palchi estivi italiani: dal Teatro del Silenzio di Lajatico (PI) all’Arena di Verona, per concludersi nel suggestivo Teatro Antico di Taormina. Registrando il sold out in ogni data.
Il ritorno del visionario
“Il Cinema – spiega Renato Zero – ha catturato Zerovskij, la mia Opera Sinfonica. La musica esce così da certi obbligati confini. Dalla prospettiva di sentirsi relegata nello spazio di pochi asfittici minuti. E per me questa rappresenta l’occasione di tornare ad essere ancora l’imprevedibile sobillatore di coscienze. L’esagerato. Il visionario. Quello che rinuncia alla ‘cassetta’ per rappresentarsi in tutta la sua ecletticità”.